Brad Pitt su Troy: “Non volevo farlo, mi stava facendo impazzire!”

L’amatissimo Brad Pitt confessa di aver passato momenti altalenanti sul set di Troy, a causa della dubbia qualità della pellicola.

Nonostante la bellezza di Brad Pitt possa sembrare la più dolce delle utopie per un uomo, il simpatico e splendido attore statunitense, in alcune occasioni, si è trovato paradossalmente limitato da una tale avvenenza. In particolare recentemente Pitt ha voluto parlare di Troy, celebre kolossal diretto da Wolfgang Petersen, in cui il ruolo di Achille non rispecchiava a pieno ciò che avrebbe voluto donare al grande schermo in quel momento della sua carriera: “Troy è stato una svolta decisiva per la mia carriera, perché ne sono rimasto deluso. Non riuscivo a capire cosa stessi facendo su quel set, non riuscivo ad uscire dal centro dell’inquadratura. Mi stava facendo impazzire. Lavorare con David Fincher mi aveva viziato. Non è un’accusa a Wolfgang Petersen, è un grande autore e Das Boot è uno dei più grandi film di tutti i tempi. Ma ad un certo punto Troy è diventato qualcosa di molto commerciale. Ogni scena era enfatizzata per ribadire: ‘Ecco che arriva l’eroe!’ Non c’era nessun mistero. Da allora ho deciso che avrei investito solo in ‘storie di qualità’, in mancanza di un termine migliore. È stato un cambiamento netto che ha segnato il decennio successivo della mia carriera”. In effetti, dal quel momento in poi, il protagonista di Sette anni in Tibet avrebbe optato sempre per pellicole di suo gradimento, che potessero esprimere il potenziale del suo smisurato talento. Un percorso che pare aver pagato, visto l’Oscar ricevuto per l’interpretazione in C’era una volta a Hollywood (2019) di Quentin Tarantino.

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Occorre comunque precisare che, nonostante Troy sia stata una mediocre operazione commerciale, il personaggio di Achille rappresenti uno dei pochi elementi validi del film, anche grazie all’apollineo fisico di Pitt che, insieme all’indiscutibile talento e fascino, donavano un magnetico carisma alle sequenze con lui presente.

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