Amministrative, il sondaggista Masia: “Il boom di FdI? Vi spiego perché”

In esclusiva a Notizie.com il re dei sondaggisti italiani commenta le amministrative. “FdI ha lavorato bene, ma occhio ai partiti di centro”

L’exploit di Fratelli d’Italia, il Pd che regge, il crollo della Lega e la buona risposta dei partiti di centro, che lasciano aperti scenari impensabili in vista delle prossime elezioni politiche. Fabrizio Masia, il re dei sondaggisti italiani e volto noto della tv, ha commentato in esclusiva a Notizie.com, il responso delle urne elettorali.

“Le amministrative ci hanno detto alcune cose: intanto una sempre minor partecipazione dell’elettorato alla vita politica. Poiha detto in esclusiva al nostro sito –  il dato importante è che oggi più che mai è fondamentale la scelta del candidato sindaco. Un candidato autorevole può valere più di un’intera coalizione e la sua lista personale fa risultati importanti. Pensiamo a Tommasi a Verona o a Bucci a Genova. Altro dato è la performance delle liste civiche che hanno avuto risultati importanti a scapito di alcuni partiti tradizionali. Basta pensare che da queste votazioni il primo partito risulta essere il Pd al 15%, ma sappiamo benissimo che la sua percentuale è più alta”

Per quello che riguarda i partiti, si registra il boom di Fratelli d’Italia. “Andando nello specifico c’è stato la grande performance di Fratelli d’Italia, che ha battuto la Lega praticamente ovunque e ha fatto registrare un balzo poderoso rispetto ai risultati delle Comunali di cinque anni fa. Il loro mondo è cambiato: hanno aumentato di due, cinque, otto volte i loro risultati a seconda dei comuni. Questo mi sembra oggettivamente il dato più interessante”. Da dove nasce la crescita del partito di Giorgia Meloni? “Credo sia evidente che una parte dell’elettorato leghista tenda a convergere verso Fratelli d’Italia. Tutto nasce dalla coerenza e dalla forza espressa dalla Meloni in questi anni. E’ sempre andata dritta per la sua strada, passando dal 2% del 2013, al 6,5% delle ultime europee fino ad oggi che si assesta intorno al 22%. Significa che in questi anni c’è stata una grande capacità di organizzarsi sul territorio e andare a parlare alle singole realtà. C’è stato uno grande sforzo organizzativo, di costruzione di una nuova classe dirigente, che ha portato alla crescita dell’intero partito. Questi sono risultati che non si costruiscono dall’oggi al domani”.

Le forze di centro e le possibili nuove alleanze

Il voto apre però a scenari inaspettati. “C’è ancora parecchia voglia di centro e di moderatismo. Molte liste che portavano avanti candidati moderati, hanno fatto registrare punteggi importanti. Penso a Catanzaro al candidato di Noi con l’Italia che ha sfiorato il 10 per cento, o il candidato di Italia Viva e dei socialisti che a Carrara ha fatto il 15%. Questo è un dato molto interessante, perchè a dispetto di una legge elettorale che tende a chiedere le coalizioni, esistono a livello locale, tante liste di centro che raccolgono buoni risultati. Dati che, in vista delle elezioni politiche e con la legge elettorale di oggi, porteranno a fare valutazioni sulle alleanze: come sarà composto il centrodestra? Come si schiereranno le coalizioni di centrosinistra? Forse si formerà un grande centro? E nel caso andrà a confluire con il Pd che lascerà i 5Stelle? Tutti temi che a meno di un anno dalle politiche è giusto analizzare”.

 

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