Le rivelazioni di Galliani: “Gli eredi politici del Cav? Ve lo spiego io”

Le rivelazioni del braccio destro di Berlusconi nel mondo dello sport, che si definisce “il più felice dei numeri 2”. Anche perché “il presidente è unico e non potrà avere eredi politici”.

galliani
(Ansa)

Nel corso di un’intervista rilasciata all’interno del Corriere della Sera Sette, Galliani si mostra energico nonostante la sua età, classe ’44, se non altro per la grande qualificazione ottenuta dal Monza. I due artefici del successo storico sono loro, Galliani e Berlusconi. Il primo ammette di avere realizzato dopo 110 anni, con questa qualificazione, il sogno di sua madre Annamaria. “Ho pianto a dirotto”, rivela.

Galliani e l’eredità politica del Cav: “Non può avere eredi”

Nella conversazione Galliani ritorna indietro sulla sua vita e le sue esperienze, l’incontro con Berlusconi, la prima volta allo stadio e i grandi successi ottenuti nel calcio. Fino alla dura battaglia contro il Covid, per il quale oggi si dice “vivo per miracolo”. “Ma non sono più lo stesso di prima, in meglio”, ammette.

“Ho imparato a leggere sulla Gazzetta dello Sport. Mia madre aveva una piccola azienda di trasporti. Aspettavo che gli autisti andassero in pausa pranzo: salivo sul camion, rubavo la Gazza e la leggevo tutta”. Il segreto per la strada che ha poi intrapreso, che lo ha portato fino alla sua “grande fortuna”, “essere sì il numero due, ma di Silvio Berlusconi“, è dovuto alla sua “grande empatia e grande ammirazione per il presidente”, spiega.

“Berlusconi, come tutti i grandi fondatori della storia, ha un circuito mentale diverso da tutti gli altri”, ha affermato Galliani, parlando di quella che Berlusconi nei giorni scorsi ha annunciato come una sua “nuova discesa in campo”. Ma su chi sarà l’erede del Cav alla guida di Forza Italia, la risposta di Galliani e secca e senza distinguo. “Silvio Berlusconi non può avere eredi. Perché è unico. Ma non è un problema di oggi: gli eventuali eredi possono attendere”. 

L’ultimo allarme lanciato dal leader di Forza Italia riguarda la rievocazione del pericolo del comunismo. Ma non nei termini classici. “È un comunismo diverso, rappresentato dall’ideologia illiberale e di sinistra“, spiega Galliani. “Poi certo, non ci sono più Stalin e Berjia. Quando conobbi Berlusconi mi parlava sempre di don Sturzo: lui è chiaramente un politico di centro. Senza di lui c’è solo la destra-destra”.

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