Ecco cosa si nasconde dietro alle scelte dei bookmakers? Il motivo per cui una quota cambia improvvisamente e come orientarsi
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha tentato la fortuna scommettendo sugli eventi sportivi. Le gare di campionato, le sfide internazionali, i Mondiali, i tornei continentali e addirittura le amichevoli internazionali (per quello che riguarda il calcio); le gare di Formula uno, i tornei di Tennis, le gare di Nba e ogni songolo evento sui quali i bookmakers creano delle quote apposite. Ma in base a cosa queste quote si alzano o si abbassano improvvisamente?
Tutti ci siamo posti questa domanda quando ci troviamo di fronte a siti on line o dentro le agenzie di scommesse. Alcuni scommettitori si basano proprio sulle quote per decidere se puntare o meno su un evento specifico. Altri vanno avanti con le loro idee, incuranti di quanto il risultato di una gara porti a variazioni più o meno significative delle scommesse. Cerchiamo di capire come funziona il mondo delle quote. L’abc di ogni vero scommettitore.
E soprattutto quanto siano fondamentali nella scelta delle nostre scommesse. Le quote, così come sono organizzate, possono offrire un aiuto al giocatore, ma allo stesso tempo possono anche rappresentare un’incognita: una quota troppo bassa potrebbe infatti far pensare a una partita praticamente sicura, prima ancora che si verifichi. Ma non sempre è così. Le quote non sono sempre infallibili. Anzi. La quota rappresenta un indice: attraverso il valore numerico che essa assume, indica la probabilità che un evento possa o meno. Più diventa probabile il verificarsi di un evento sportivo, più si riduce la quota di quella partita, intesa come remunerazione del capitale investito dallo scommettitore che ha effettuato la scommessa. Altri fattori sono: infortuni o problemi fisici ad alcuni dei protagonisti delle sfide, o le eccessive giocate su un risultato. Molti bookmakers abbassano le quote se ricevono numerose giocate su un determinato risultato di un evento.