Eitan e la zia paterna nei prossimi giorni saranno in Italia. Il volo di rientro dall’Israele è stato programmato dopo la sentenza della Corte Suprema e la conferma dell’affidamento alla famiglia del padre del piccolo.
Eitan e la zia paterna sono pronti a ritornare in Italia. Subito dopo la sentenza della Corte Suprema israeliana, i familiari del papà del piccolo si sono messi in moto per organizzare il prima possibile il rientro a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia, del bambino, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. La data del ritorno in Italia, come scritto dal Corriere della Sera, è quella del 3 dicembre 2021.
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Il piccolo quindi, dopo un lungo soggiorno in Israele per la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta la famiglia materna e quella paterna, è pronto a riprendere la sua quotidianità insieme a zia Aya, zio Or Nirko e le due cugine.
Caso Eitan, respinto il ricorso del nonno materno
La battaglia legale tra la famiglia paterna e materna è iniziata dopo la decisione dei giudici italiani di affidare il piccolo a zia Aya. Una sentenza non accettata da nonno Shmuel tanto da rapire il piccolo e portarlo di nascosto in Israele. Da questo momento è iniziata la guerra di ricorsi che si è conclusa solamente nella giornata di lunedì 29 novembre con la decisione della Corte Suprema di Israele.
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I giudici hanno confermato le sentenze precedenti e ribadito che l’affidamento del piccolo deve rimanere a zia Aya. Una decisione che chiude definitivamente questa vicenda e soprattutto permette al bambino di ritornare in Italia dopo oltre due mesi di permanenza in Israele.
Ora l’obiettivo principale per Eitan è quello di riprendere una vita normale visto che dal 24 maggio, data dell’incidente e della perdita dei genitori nella tragedia del Mottarone, è stato sempre al centro della contesa tra le due famiglie.
