Si è tenuta la conferenza “Deontologia e valori per la Comunità professionale psicologica” organizzata dal Cnop insieme alla Commissione Deontologia e Osservatorio Permanente del Codice Deontologico, Lazzari: “Cresciuto il ruolo della psicologia nella società“
“A 25 anni esatti dalla definizione del nostro Codice deontologico, sono cresciute le scienze psicologiche e le evidenze sul ruolo della dimensione psicologica. E’ cresciuta anche la comunità professionale, sia sul piano numerico, passando da 30 mila a 125 mila psicologi, sia nell’articolazione nei diversi campi operativi. C’è stato un cambiamento importante, dettato dai nuovi bisogni dei cittadini, ma anche culturale, a partire ad esempio dall’idea stessa di salute. In tutto questo, la psicologia è cresciuta sempre di più, le scienze psicologiche hanno incrementato la loro rilevanza”. Lo ha detto David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, alla Conferenza “Deontologia e valori per la Comunità professionale psicologica” organizzata dal Cnop insieme alla Commissione Deontologia e Osservatorio Permanente del Codice Deontologico.
“La psicologia fornisce chiavi interpretative per capire i problemi del presente e del futuro – ha aggiunto Lazzari -, per leggere i diversi aspetti della vita sociale, aiutando la società nel suo insieme e le singole persone ad affrontare criticità e sfide. Purtroppo è evidente come a questo ruolo non corrisponda ancora un analogo rilievo della professione: esiste un rilevante gap tra appeal, diffusione e utilizzo sociale della psicologia. Una situazione che penalizza non tanto e non solo la professione, ma la società nel suo complesso. Serve oggi più cha mai una adeguata diffusione delle conoscenze psicologiche. La pandemia non ha fatto altro che amplificare queste esigenze già pre-esistenti e l’Ordine ha colto questa situazione per avviare un’azione articolata di sensibilizzazione e proposta, per mettere in campo risposte adeguate. La psicologia va vista come risorsa pubblica e sociale per promuovere l’utilizzo adeguato delle competenze. Il cittadino è portatore di diritti psicologici legati allo sviluppo del capitale umano individuale e collettivo dunque la tutela del benessere psicologico è elemento di interesse generale della comunità”.
Per il presidente del Cnop, “la professione deve dare il proprio contributo per lo sviluppo sostenibile alla definizione delle linee per la società post-pandemia. Proprio per questo, l’Ordine intende dotarsi di una Carta dei Valori che sia alla base dell’agire della professione, aperta al confronto costruttivo e alla condivisione con le altre professioni, a cominciare da quelle della salute”. “In questa ottica – ha concluso – va riletto il Codice Deontologico per verificarne l’adeguatezza al nuovo ruolo della professione ed eventualmente revisionarlo nell’ambito di un percorso partecipato e condiviso”.