Non si placa il caso che nelle ultime ore ha coinvolto Luigi Favoloso. Il giovane ex gieffino non estraneo ad accuse oltre le righe e al limite del lecito è stato travolto da alcuni rumors decisamente discutibili che lui si è affrettato a smentire. Raggiunto dal portale Pipol Gossip Favoloso ha negato di aver fatto delle richieste hot ad Benny Green, organizzatrice del suo addio al celibato. La modella ha rivelato sui social che Favoloso le ha chiesto di organizzargli una serata “ambigua” con delle donne legate da catene e oggetti sadomaso vari. Accompagnate da altre signore che soffrono di sindrome da nanismo.
Luigi Favoloso replica a Benny Green: “Cerca solo visibilità”
Le dichiarazioni dell’organizzatrice hanno avuto un immediato eco mediatico che l’ex di Nina Moric ha provato a rinnegare affermando che la signora in questione è solo alla ricerca di visibilità: “È ridicolo tutto ciò! È troppo facile estrapolare un concetto, un’idea e metterla in pasto sui social per un attimo di notorietà. È vero, io volevo ricreare uno show, un musical che prevedesse anche della satira. Si fa anche nei film, no? Un regista può richiedere un attore di un certo tipo? Questo volevo fare! Volevo ricreare un intrattenimento simpatico, diverso.”
Favoloso ha poi aggiunto che l’organizzatrice voleva far credere di essere una sua spasimante e ha avuto sin da subito un comportamento anomalo: “E alla fine cosa è successo? L’ho liquidata! Ha rosicato, ed eccoci qui! Stories, tag continui a giornali e giornalisti famosi e via con la visibilità.”
Favoloso Gate, Benedetta replica all’ex gieffino
Immancabile e immediata la risposta di Benny Green a Luigi Favoloso che con le sue smentite ha provato a spostare l’attenzione dei media sull’atteggiamento della modella. Benedetta D’Anna, questo il nome della modella ha avuto l’opportunità di dare la sua versione dei fatti in merito al contatto avuto con Favoloso:
“Luigi Mario favoloso ha deciso di convolare a nozze con la sua Elena e mi è stato proposto di organizzare il suo addio al celibato. Ho accettato e ci siamo incontrati al ristorante per definire la “proposta” lavorativa, per me molto interessante. Ma le richieste che mi ha fatto Luigi, le ho sentite non solo discriminatorie, ma anche lesive per le donne e sessiste.” Benedetta ha poi aggiunto: “Mi sento di dire due cose molto importanti: sostengo e mi batto affinché si comprenda che lavorare nel cinema per adulti non significhi vendere sé stesse come carne da macello, ma recitare una parte che rappresenta una forma di intrattenimento e non di sfruttamento. Chi fa questo lavoro e lo esegue con dignità, ha tutto il diritto di essere rispettato come lavoratore e persona.”