Russia, importante manovra da parte del G7 contro l’esportazione dell’oro russo. Lo hanno annunciato i più alti vertici dei paesi di appartenenza.
Sono quattro i paesi che fanno parte del G7 (ovvero il forum intergovernativo composto dai sette maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta) come gli Stati Uniti D’America, la Gran Bretagna, il Giappone ed il Canada che sono pronti a mettere al bando l’export russo di oro per impedire agli oligarchi di acquistare il metallo prezioso.
Il tutto per evitare l’impatto delle sanzioni che sono state imposte contro la città di Mosca per via dell’invasione e poi dell’attacco nei confronti dell’Ucraina. Il premier britannico, Boris Johnson, è stato fin troppo chiaro ed ha definito questa azione mirata a colpire direttamente gli oligarchi russi ed il “cuore della macchina da guerra di Vladimir Putin“.
G7, si va verso lo stop alle esportazioni di oro della Russia
Per chi non lo sapesse le esportazioni di oro russo raggiungono un valore importantissimo e che non si può neanche immaginare. Basti pensare che si avvicina almeno ad una decina di miliardi di dollari. A ribadirlo ci ha pensato, direttamente sul suo account ufficiale Twitter, il numero uno degli USA Joe Biden.
Questo il suo messaggio: “Gli Stati Uniti hanno imposto a Putin costi senza precedenti per negargli le entrate di cui ha bisogno per finanziare la sua guerra contro l’Ucraina. Il G7 annuncerà che vieteremo l’importazione di oro russo“. Non è un mistero che, dopo l’energia, è l’oro la più grande esportazione del Cremlino.
The United States has imposed unprecedented costs on Putin to deny him the revenue he needs to fund his war against Ukraine.
Together, the G7 will announce that we will ban the import of Russian gold, a major export that rakes in tens of billions of dollars for Russia.
— President Biden (@POTUS) June 26, 2022
Now is not the time to give up on Ukraine, they need the support and resolve of the @G7 more than ever.
The UK will continue to back Ukraine every step of the way, because we know that their security is our security, and their freedom is our freedom. pic.twitter.com/hXJ4jhCN1I
— Boris Johnson (@BorisJohnson) June 26, 2022