Il polacco potrebbe pure ricevere in modo retroattivo il premio del 2020, sospeso a causa del Covid: “Un’ipotesi a cui pensiamo, ma bisogna rispettare le elezioni”, ha commentato Pascal Ferré, caporedattore di France Football.
Lo avrebbe meritato. Se non questo, almeno quello dell’anno scorso. Robert Lewandowski beffato di nuovo, stavolta non dal Covid, ma da Lionel Messi, arrivatogli davanti nella corsa al Pallone d’Oro 2021. Il settimo per la Pulce. Il polacco è rimasto all’asciutto nonostante godesse dei favori dei pronostici, almeno fino alle settimane precedenti alla consegna dell’ambito premio. Forse però per l’attaccante del Bayern Monaco si è riaccesa una speranza, nata dalle parole di Pascal Ferré, caporedattore di France Football.
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Ferré: “Ipotesi a cui pensiamo, ma servono elezioni”
Il giornalista, in un’intervista rilasciata al sito Watson, ha preso in analisi la possibile attribuzione del Pallone d’Oro 2020, riconoscimento che era stato messo in stand-by a causa della pandemia. Lewandowski non avrebbe avuto rivali vista la Champions League conquistata da protagonista con il proprio club. “Non c’è bisogno adesso di prendere delle decisioni affrettate. È un’ipotesi a cui possiamo anche pensare, però abbiamo anche il compito di rispettare la storia di questo riconoscimento che viene assegnato tramite delle elezioni”, ha detto possibilista Ferré.
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Il gesto di Messi: “Dategli quello del 2020”
Una proposta che era stata lanciata da Messi proprio durante l’intervento post-premiazione: l’argentino, di fronte ai meriti del bomber del Bayern, aveva chiesto un’attribuzione del Pallone d’Oro retroattiva con un riesame dell’annata 2020. “É stato molto intelligente e anche carino”, ha continuato Ferré commentando il gesto del calciatore del Paris Saint Germain. “Io non ho votato lui, ma ho scelto Lewandowski”, ha concluso. A maggior ragione potrebbe essere una buona idea tornare indietro nel tempo per fare “giustizia”.
