Il gioco d’azzardo patologico rovina la vita di intere famiglie, incrementa l’usura e arricchisce le mafie
Il Gioco d’Azzardo Patologico definito anche genericamente ludopatia, è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Un problema riconosciuto ufficialmente come “un comportamento persistente, ricorrente e maladattivo di gioco che comprende gli aspetti della vita personale, familiare e lavorativa del soggetto”.
In pratica una vera e propria dipendenza, un comportamento compulsivo che conduce a un malessere, ovvero ad una situazione di astinenza come quella di un tossicodipendente che si ritrova senza le sue sostanze.
Un flagello per la vita di molti
Da qualche anno si assiste con sempre maggior frequenza alla solita, triste scena quando si entra in una tabaccheria o si passa al bar per un caffè. Il nostro orecchio è raggiunto dal suono, squillante e ripetitivo, che richiama lo sguardo sulla figura seduta davanti alla slot machine in attesa della combinazione giusta che la faccia sentire una fortunata vincitrice e la renda più ricca di quando è entrata. Un’effimera convinzione. Sono oltre 1,3 milioni di persone, e per queste persone, il gioco d’azzardo patologico, rappresenta un’emergenza nascosta di cui si parla troppo poco, che rovina la vita di intere famiglie, incrementando l’usura, arricchendo le mafie e distruggendo vissuti in maniera spesso irreversibile.
La paura di chiedere aiuto
I danni alla salute causati dalla ludopatia hanno una gravità simile a quelli causati da droghe e alcol, forse sono danni meno evidenti. Il problema è che in Italia solo il dieci per cento delle vittime, ovvero appena 12mila individui, ha riconosciuto il proprio problema ed è attualmente in cura. Un problema che è addirittura in forte crescita a causa dell’avvento del web, dove non solo accedere al gioco d’azzardo è più facile, ma dove è anche più semplice nascondersi agli occhi degli altri.
Un problema che non risparmia i giovani
Sono infatti circa 800 mila i bambini ed i ragazzini fra i 10 e i 17 anni d’età a rimanere ammaliati dal gioco d’azzardo, dalle luci di videopoker e delle slot-machine, ma anche da gratta e vinci, superenalotto e scommesse di vario genere. Addirittura, anche prima, fra i 7 e i 9 anni, lotterie e bingo hanno già fatto fuori le paghette settimanali, per divertimento, per avere un’emozione o per guadagnare qualcosa: la malattia del gioco si insinua fra i giovanissimi mentre gli adulti nascondono la testa sotto la sabbia.
Un numero verde in soccorso per noi
Per aiutare la conoscenza del fenomeno, farlo emergere ed aiutare le persone che ne soffrono, le associazioni Konsumer, Casa Dei Diritti e Formare, hanno ideato e promosso il numero verde 800 661 501. Chiamandolo si accede ad un centro di ascolto anonimo e gratuito, che ha come obiettivo quello di sottrarre le persone che sono entrate e non riescono ad uscire da quello che poi diventa un vero e proprio incubo. “Il messaggio che vogliamo dare è molto semplice: se non smetti di giocare, oltre ai danni che procuri a te stesso e alla tua famiglia, diventi complice delle mafie” dichiara Laura Venittelli, presidente de la Casa dei Diritti.