Stanno facendo molto discutere le parole di Lilli Gruber su un farmaco anti-Covid. La giornalista si è chiesta il motivo per cui il medicinale non viene mai utilizzato.
I numeri del Covid in Italia sono in forte aumento e in molti si chiedono il motivo per cui nel nostro Paese, a differenza di altri, non vengono utilizzati alcuni medicinali che potrebbero evitare il ricovero in ospedale.
Una domanda che, come riportato da Libero, si è posta anche Lilli Gruber durante una trasmissione di Otto e Mezzo: “Come mai non si sta utilizzando il Paxlovid per curare Omicron?“. E la stessa giornalista, da poco guarita dal Covid, ha aggiunto: “Esiste questo farmaco che, se somministrato entro i primi 5 giorni, consente di evitare di finire in ospedale. Mi hanno raccontato che viene prescritto poco dai medici. Perché? Pare che decine di migliaia di dosi scadranno in autunno, quindi abbiamo buttato un mare di soldi pubblici“.
Centemeri: “Bisogna rivalutare i criteri per i farmaci anti-virali”
In studio era presente anche Carlo Centemeri, farmacologo e docente dell’università di Milano, che ha provato a rispondere alla domanda avanzata dalla conduttrice. “Ci sono due modi per curare il Covid – ha detto l’esperto – il primo riguarda gli anticorpi monoclonali, perché li abbiamo comprati per poterli dare subito. I pazienti possono essere protetti immediatamente da questi cocktail, a differenza del vaccino che sviluppa i suoi effetti dopo qualche giorno. Non lo sta facendo nessuno e si tratta di una cosa molto grave“.
Il farmacologo, inoltre, ha confermato come in Italia “sono stati acquistati 600mila cicli di Paxlovid e c’è bisogno di una rivalutazione dei criteri per poter curare un paziente. Perché in questo momento si hanno delle regole molto strette che non consentono di curare un numero importante di persone“.
Un appello arrivato in diretta televisiva e vedremo se il Governo deciderà di sposare la linea di Carlo Centimeri oppure farà un passo su questo argomento che, come abbiamo visto, è sempre molto delicato.