Si stanno registrando numeri anomali, il caldo quest’anno è arrivato prima del previsto: ecco come combatterlo
Il caldo ha fatto impennare i termometri già a ridosso dell’estate. In particolare da maggio le temperature sono alte ed in molte località italiane il costume la fa da padrone da giorni e giorni. E se in genere questi sono i mesi più attesi perché arriva un po’ di relax dopo le fatiche lavorative, quest’anno c’è da fare molta attenzione alle ripercussioni che questo caldo può avere.
Alla voglia di pensare alle vacanze e al mare, si alterna la difficoltà di uscire di casa: il caldo è da record e le città con il bollino rosso sono sempre numerose. Massima allerta per anziani e bambini, i quali devono fare i conti con temperature da capogiro.
Afa, ecco 10 consigli da seguire per combatterla
La prima indicazione utile da seguire al fine di evitare mancamenti ed altre spiacevoli conseguenze dovute al caldo torrido, è quella di uscire soltanto nelle ore più fresche. Tra le 11.00 e le 18.00 quindi è bene rimanere al fresco. Inoltre, chiaramente, è consigliato indossare abiti leggeri, traspiranti e larghi; meglio se in cotone e di colori chiari. Chiudere tapparelle o persiane anche quando si è in casa: spesso anche in ufficio o nella propria abitazione possono alzarsi vertiginosamente le temperature. Rinfrescarsi di frequente è un buon metodo per ridurre invece la temperatura corporea: effettuare doccia tiepida e rinfrescarsi viso e braccia è una buona soluzione. Per chi amanti dell’allenamento, è bene posticipare il tutto nelle ore serali o la mattina presto.
Bere tanto e mangiare bene, ossia cibi leggeri e ricchi d’acqua (soprattutto frutta e verdura); abitudini chiaramente da seguire non solo in estate. Quando si sale in macchina, dopo che il veicolo è stato esposto al sole per qualche ora, mai mettersi in viaggio prima di aver fatto bene arieggiare; controllare inoltre il calore del seggiolino per i bimbi. Conservare, soprattutto in estate, correttamente bene i farmaci: tenere in frigo quelli che non possono superare l’esposizione ai 25°. Fare attenzione soprattutto se si è soggetti con patologie e prendersi cura delle persone a rischio che si trovano intorno a noi, soprattutto se vivono sole e sono anziani.