David Harbour si esprime sull’annosa questione Marvel, manifestando una certa tolleranza all’arte commerciale
LEGGI ANCHE > Chris Pratt su Guardiani della Galassia Vol 3: “Il miglior film che abbiamo mai fatto!”
Come era facilmente prevedibile, il mondo dello spettacolo continua a sfornare discordanti opinioni sul controverso dibattito che vede le produzioni Marvel sul banco degli imputati e, questa volta, è David Harbour a dire la sua. Vi ricordate quella famosa intervista di Martin Scorsese in cui definì i film della Marvel dei “parchi a tema che poco hanno a che fare con il cinema”? Da quel momento in poi Hollywood avrebbe iniziato la sua lenta ma inesorabile separazione, tra chi dichiarava di apprezzare i prodotti dell’MCU (Marvel Cinematic Universe) – ampliando il concetto di arte cinematografica – e chi, al contrario, escludeva tali operazioni commerciali dall’élite del ‘vero cinema’. David Harbour, star di Stranger Things, è uno dei pochi attori/registi ad aver espresso un’opinione moderata, in cui potessero convivere i due concetti di arte: “Li vedo come nient’altro che roba divertente e d’intrattenimento. Ma questo non vuol dire che il panorama cinematografico non abbia bisogno di confini più ampi. Quando ero giovane uscì Quei Bravi Ragazzi, che fu un po’ il Captain America di quei tempi. Tutti ci fiondammo a vederlo. Ma non so se in questo clima un film del genere potrebbe ancora uscire. È solo un pezzo di un puzzle culturale molto più ampio”.