Archiviate le critiche l’amministrazione dem rilancia l’iniziativa sotto Ponte Marconi. L’affondo di Fratelli d’Italia
“Il capriccio della Raggi”, “uno spreco di soldi pubblici apprezzato solo da pochi intimi”, “la giunta grillina impieghi le risorse per risolvere i problemi quotidiani dei romani”. Il web non dimentica nulla e bastano pochi click per far riemergere le durissime critiche che il Partito Democratico aveva rivolto a Tiberis, la spiaggia attrezzata sulla riva sinistra del Tevere sotto Ponte Marconi voluta dall’ex sindaco pentastallato Virginia Raggi. Iniziativa avviata nel 2018, che non ha mai raccolto grande entusiasmo dai cittadini romani e che è stata oggetto di diverse critiche. A partire da quella più ovvia: Roma ha già il suo mare, il suo litorale e le sue spiagge. Senza contare gli alti costi e le difficoltà organizzative, dalle gare andate deserte ai ritardi nell’apertura. Obiezioni che lo stesso Pd, all’epoca all’opposizione in Assemblea capitolina, aveva condiviso e rilanciato. Le elezioni comunali nel 2021, che hanno segnato la sconfitta della Raggi e la vittoria di Roberto Gualtieri, hanno fatto pensare ad un’archiviazione di Tiberis. Ma non è andata così.
Gualtieri riapre “il capriccio della Raggi”
L’amministrazione Pd ha deciso di rilanciare Tiberis e di renderlo, come ha sottolineato l’assessore dem all’Ambiente Sabrina Alfonsi, addirittura “un parco d’affaccio permanente fruibile tutto l’anno”. Insomma, archiviate le critiche, i democratici riaprono la spiaggia sul Tevere, ovvero il tanto bersagliato “capriccio della Raggi”. La struttura, che inaugura oggi e proseguirà fino al 12 settembre, prevede una spiaggia attrezzata con 100 lettini e 50 ombrelloni, aree prato, campi da beach volley, giochi e spettacoli per bambini, postazioni wi-fi, un punto ristoro. E un cartellone di eventi serali. “Con Tiberis abbiamo realizzato un luogo accogliente per il tempo libero e ampliato l’offerta di eventi di intrattenimento estivi”, annuncia trionfante l’assessore di Gualtieri. Si spinge ancora più in là il presidente del Municipio VIII Ciaccheri, per il quale Tiberis rappresenta addirittura “il primo passo, grazie ai fondi Pnrr e Giubileo, per la realizzazione del Parco d’affaccio sulla riva sinistra del Tevere”.
La giravolta Pd e l’affondo di FdI
Una giravolta, quella del Pd, che non è passata inosservata. “Quanto è costato il capriccio dell’assessore Alfonsi, visto che negli anni passati si parlava di oltre 200 mila euro, per una spiaggia che negli anni passati ha avuto una bassissima frequentazione?”, l’affondo del presidente della Commissione Trasparenza di Roma Capitale Andrea De Priamo. “Invece di risolvere i problemi quotidiani che affliggono i romani come rifiuti, decoro, trasporto pubblico, viabilità così come chiedevano alla Raggi, anche il Pd oggi preferisce dedicare risorse e tempo a quello che fino a ieri era un capriccio. Spiaggia si, spiaggia no, il Pd è sempre più il partito della Terra dei Cachi”, ha aggiunto il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.