Sulla rete spunta un video in cui i piloti della Ferrari palpeggiano l’inviata tv. Tutto passò come una burla. Oggi cosa sarebbe successo?
Non si placano le polemiche dopo le molestie subite dalla giornalista Greta Beccaglia al termine di Empoli-Fiorentina. La cronista di una televisione toscana è stata palpeggiata da un tifoso della Fiorentina all’uscita dell’impianto sportivo. Le immagini, irradiate dalla televisione, hanno fatto il giro del mondo e hanno portato alla denuncia della donna.
Negli ultimi giorni si è acceso il dibattito sul ruolo delle donne all’interno delle trasmissioni sportive. Qualcuno ha messo in discussione le scelte di direttori di testate ed editori di affidarsi quasi esclusivamente a ragazze che abbinino bravura e fascino per attirare le attenzioni del pubblico maschile. Ma il caso di Greta Beccaglia non è isolato. E nel mondo televisivo c’era stato già un precedente, tornato prepotentemente di moda attraverso la rete: sui social è spuntato un video proposto dalla Gialappa’s Band, con protagonisti i due piloti della Ferrari nei primi anni novanta: Jean Alesi e Gerhard Berger. I due ferraristi vengono avvicinati da Claudia Peroni, storica inviata Mediaset che seguiva da vicino tutti i gran premi e le prove dei campioni della Formula 1.
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Nel video si vedono Alesi e Berger protagonisti di gesti molto espliciti nei confronti della cronista. La palpeggiano, la infastidiscono, impedendole di fare il suo lavoro. Claudia Peroni sembra stare al gioco: ride, scherza con loro, implorandoli di essere seri durante l’intervista. Ma inutilmente. Tra una sbirciata al decoltè, un tentativo di alzare la gonna e una palpatina, i due piloti fanno di tutto per mettere in difficoltà la cronista Mediaset.
Quando a palpeggiare la cronista erano i piloti
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La domanda, scontata, banale, ma terribilmente attuale, è: qualcuno si è mai scandalizzato negli anni novanta per questo video? La risposta è no. Per quale motivo? Per l’importanza e il ruolo dei protagonisti o perchè in passato gesti di questo tipo non venivano considerate molestie, ma semplici atteggiamenti goliardici? Le differenze sono abissali. Tra i piloti e la cronista c’era un rapporto di complicità (dopo anni di lavoro insieme) che non è paragonabile all’atteggiamento del tifoso che vede la Beccaglia per la prima volta e si sente libero di palpeggiarla. Ma sul web sono in molti a chiedersi se, nei confronti di Alesi e Berger ci sarebbe stata la stessa indulgenza, se non fossero stati i piloti della Ferrari.