“Non sei idoneo”: negato il trapianto ad un non vaccinato, è polemica

L’uomo, affetto da una grave patologia polmonare, è stato respinto dall’ospedale di Padova perché non vaccinato. Scoppia la polemica per una decisione assurda.

Documenti ufficiali, una patologia grave che rischia di peggiorare rapidamente le sue condizioni fisiche, e un quadro clinico descritto in maniera precisa, con tanto di indicazioni su un trapianto da fare con documenti ufficiali.

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Negato il trapianto a Padova per un paziente non vaccinato © Ansa

Nulla di tutto ciò è servito. La storia di Gianni Tollardo, 55enne bellunese di Lamon, è stata svelata dall’emittente Byoblu, messa in rete e ripresa anche da La Verità. L’uomo ha lavorato per anni come operatore di macchine per movimento terra, e circa 7 anni fa ha scoperto di avere una grave malattia polmonare, la fibrosi interstiziale brochiolocentrica. Nulla a che vedere col fumo, bensì con le polveri che per anni ha inalato durante il lavoro. Il 55enne, costretto ad utilizzare l’ossigenoterapia 24 ore su 24, si è rivolto sotto consiglio medico all’unità di pneumologia dell’Università di Padova.

Ha raccontato tutto in un video di circa 35 minuti. La storia, la malattia, i timori di un peggioramento, e anche le cure, che sono servite a poco. Il trapianto è quindi l’unica soluzione, ma il suo rifiuto al vaccino contro il Covid, nonostante abbia sempre fatto l’antinfluenzale, blocca tutto.

Negato il trapianto al non vaccinato: il racconto di Gianni

Vaccino Covid
La storia del 55enne non vaccinato rischia di scatenare le polemiche © Ansa

I timori del 55enne erano tutti nel rischio che il vaccino potesse in qualche modo aggravare la sua condizione. “Sono stato convocato e a parlarmi c’era la dottoressa Belcastro – si legge sulle colonne del quotidiano La Verità –, e senza nemmeno guardarmi mi ha detto che visto che se non volevo vaccinarmi non potevo subire l’intervento”. Il 55enne racconta di essere stato contattato da un altro medico che si scusava per l’accaduto, ma nulla è cambiato.

La spiegazione è infatti priva di fondamento scientifico e quella fornita al medico curante di Gianni è ancora più allarmante. L’equipe del trapianto polmonare avrebbe infatti riferito che dagli accertamenti “non ci sono danni d’organo extrapolmonare”, e che durante la degenza “sono emersi dei tratti paranoici legati all’argomentazione dl vaccino anti Covid”.

Per questo Tollardo è stato ritenuto non idoneo al trapianto. Una decisione grave, che non si è tradotta ancora in una denuncia del 55enne ma in una frase che rende l’idea di quanto la vicenda sia contorta e per molti versi assurda. “Non voglio il male di nessuno – ha sussurrato nel video -, ma il bene di chi verrà dopo”. Un modo per ribadire che il trattamento a lui riservato non dovrà ripetersi, in una vicenda che rischia però di allargarsi.

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