E’ tornata un’icona degli anni 80, il dirigibile Goodyear lo potremo vedere nei cieli di Monza e Milano nel weekend
La sua apparizione ogni volta sembra quasi surreale, fuori dal tempo e dallo spazio, e chiaramente non potrà passare inosservata a tutti coloro che questo weekend si troveranno a Milano e Monza.
Il grande dirigibile, silenzioso, con la sua classica forma allungata torna a volare sui cieli italiani, una vera e propria icona degli anni 70 che abitualmente sorvolava i cieli della nostre regioni.
Un tuffo nel passato
Un dirigibile in volo tra Milano e Monza. Nei prossimi weekend di luglio, i cieli lombardi ospiteranno non un dirigibile qualsiasi, ma l’iconico pallone Goodyear, che negli anni settanta era di stanza alle porte di Roma e quando si alzava in volo lasciava incantati con il suo volo lento e silenzioso, ma allo stesso tempo maestoso, grandi e bambini. “Siamo felici di accogliere di nuovo il passaggio del dirigibile Goodyear in Italia, che ormai sta diventando un appuntamento fisso del mese di luglio! È bellissimo vedere la sorpresa e lo stupore di chi, alzando gli occhi, riesce a scorgere in cielo il dirigibile Goodyear: un vero e proprio ambasciatore dei valori del nostro marchio, ma anche degli eventi più importanti di motorsport, e non solo, al mondo“, ha detto Elena Versari, Gm consumer di Goodyear Italia.
Un mezzo di ultima generazione
Il dirigibile Europa è un modello di ultima generazione semirigido Zeppelin Nt di marca Goodyear, con telaio inferiore o superiore rigido interno e un involucro pressurizzato che, ad oggi, è il più grande del suo genere al mondo. Lungo 75 metri, quasi tre quarti di un campo da calcio, e alto quasi 18, è lo stesso modello utilizzato dai 3 dirigibili Goodyear operativi negli Stati Uniti. Arrivato per la prima volta in Europa nel marzo del 1972, ha conquistato i cieli del vecchio Continente nei 14 anni successivi, partecipando a numerosi eventi sportivi e culturali di rilievo, tra cui il Gran Premio di Germania del 1985 al Nürburgring, gli Open di Francia del 1986 al Roland Garros e persino due matrimoni reali britannici, prima di andare in pensione.