Bennato: “Le radio non passavano i miei pezzi, poi…”

Edoardo Bennato in un’intervista a ‘Libero’ svela un retroscena della sua carriera musicale. Ecco le sue dichiarazioni.

Edoardo Bennato in un’intervista a Libero si è definito un privilegiato ai temi supplementari perché “sono riuscito a fare il mestiere che mi piace, ma ho avuto sicuramente molte difficoltà prima di sfondare in questo mondo“.

Edoardo Bennato
Edoardo Bennato ai microfoni di ‘Libero’ ripercorre la sua carriera © Ansa

In un primo momento – ha svelato il cantante – le radio non passavano i miei pezzi perché dicevano che avevo una voce sgradevole. Addirittura uno dei dirigenti della Ricordi mi disse che avrei fatto bene a fare l’architetto. Io, però, non ho mollato e mi sono messo a cantare davanti alla Rai quattro pezzi, tra cui uno sfottò a Giovanni Leone, il presidente della Repubblica del tempo. Arrivarono così i giornalisti e mi ritrovai prima a cantare a diversi festival e poi i miei pezzi furono trasmessi in tutta Italia. Questo mi ha permesso di riuscire ad ottenere il grande successo“.

Bennato e ‘Le notti magiche’

Bennato
Edoardo Bennato ripercorre anche il grande successo Notti Magiche © Ansa

Non poteva non mancare un passaggio su Notti magiche. Una canzone che mi costò molto – ha spiegato il cantante – quando Caterina Caselli e Gianna Nannini mi chiesero di scriverla, domandai loro se fossero impazzite. Sapevo che per la spocchiosa élite culturale rappresentavo l’eversione e non sarei mai stato personato, se avessi fatto un inno patriottico. Poi alla fine la scrissi insieme al mio amico di cortile Gino Magurno“.

Fu bellissimo tornare a San Siro davanti ad una folla festante – ha aggiunto Battiato – ma venni contestato subito e ci rimasi male e ancora oggi mi dispiace quanto successo in quel momento“.

Lo sport – ha concluso il cantante facendo un paragone con la musica – è legato ad un numero che ti dà il tuo valore. Sbagli il rigore e passa un altro. In questa categoria, invece, c’è sempre qualcuno che decide che non puoi rifiutarti, che sei pazzo e incosciente, un irriconoscente, ma quella canzone mi ha lasciato un regalo: il duetto con B. B. King nel 1991 a Pistoia“.

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