Draghi verso l’addio? Elezioni o nuovi accordi: le reazioni

Da Salvini alla Meloni, da Cuperlo a Tajani: ecco le reazioni dei leader politici di fronte alla possibile caduta del Governo

Il Governo Draghi potrebbe essere arrivato ad un punto di non ritorno. Lo strappo con Conte ha portato all’apertura di una crisi che sembra destinata a non essere risolta. I 5 Stelle non parteciperanno alla votazione sul Dl aiuti, aprendo di fatto ad uno scenario chiaro che, a scanso di novità, porterà Draghi a rimettere il suo mandato nelle mani di Mattarella.

Dopo la decisione del M5S,  Draghi dovrebbe rassegnare le sue dimissioni nelle mani di Mattarella, dando seguito alle parole pronunciate ieri in conferenza stampa: “Non esiste un Governo senza il M5S, non esiste un governo Draghi oltre l’attuale”. Chi ci ha parlato continua a escludere la possibilità di andare avanti, magari dopo un nuovo voto di fiducia, bypassando il possibile strappo pentastellato sul decreto Aiuti. Anche su questo punto, sia palazzo Chigi che il Quirinale rivendicano piena sintonia. Ma cosa ne pensano le attuali forze politiche?

Salvini e le votazioni

Nella maggioranza e nelle forze di opposizione le idee sembrano chiare. E’ Matteo Salvini il primo a imprimere una rotta alla possibile crisi: “Se i 5S non votano un decreto della maggioranza, fine, parola agli italiani. Si va a votare. Se vanno avanti così mi pare che la strada sia segnata, lasciamo perdere altre robe strane”, sentenzia. Di più. “Non siamo disposti – scandisce – a rimanere in una maggioranza di governo senza il M5S. Meglio far parlare gli italiani che andare avanti sulle montagne russe”.

Meloni: “Governo immobile. Elezioni subito”

“Guerra, pandemia, inflazione, povertà crescente, caro bollette, aumento del costo delle materie prime, rischi sull’approvvigionamento energetico, crisi alimentare. E il governo ‘dei migliori’ è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito!”. Lo scrive su Facebook la presidente di FdI, Giorgia Meloni.

Cuperlo: “Non torniamo al vaffa day”

Il Movimento cinque stelle non deve commettere il “grave errore” di tornare ai tempi del “vaffa” “sciupando il percorso compiuto in questi anni”. Lo dice in un’intervista a La Stampa l’ex presidente Pd Gianni Cuperlo. Draghi “ha offerto un patto anti-crisi, dopo l’incontro con i sindacati. Ha detto che il M5s è parte della maggioranza e che oltre a questo non c’è un altro governo guidato da lui – spiega -. Questa chiarezza dovrebbe suggerire a tutti una riflessione, compreso il M5s ma non solo. Con gli ultimatum ripetuti, un incidente può sempre accadere. A volte sono singoli episodi che fanno precipitare la situazione”.

Mulè: “E’ una tragicommedia”

Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (Forza Italia) ha l’impressione che Giuseppe Conte stia infilando “tutti noi, intesi come cittadini, in un cul de sac. Non votare il decreto Aiuti al Senato sarebbe un atto di irresponsabilità che condurrebbe l’Italia a una tragica fase di instabilità” dice in un’intervista a La Repubblica. “È già stato grave avere voltato le spalle al provvedimento già alla Camera, mettendo al centro della discussione il no al termovalorizzatore. Il discorso del capogruppo dei 5Stelle a Montecitorio è stato un atto di guerra nei confronti del Pd – spiega – Siamo alla tragicommedia, al bmovie. Mancano solo i telefoni bianchi”. Se sei al governo “devi starci al 100 per cento. O dentro o fuori. Quindi, se Draghi riterrà che il non voto al provvedimento, o altri bizantinismi che Conte sta studiando, sono equiparabili a una vera e propria fiducia tolta, andrà al Quirinale. L’arbitro diventa Mattarella”.

Toti e Tajani: “5 Stelle irresponsabili”

“I Cinque Stelle si dimostrano un partito irresponsabile. I nostri parlamentari hanno sempre sostenuto il Governo pur senza farne parte, per senso di responsabilità. Ora avanti con Draghi anche senza Cinque Stelle. Anzi… forse è pure meglio”. Lo scrive il presidente della Regione Liguria e di Italia al Centro Giovanni Toti sui suoi social. “La decisione del M5S di non partecipare domani al voto di fiducia sul Dl Aiuti è un atto di grave irresponsabilità assunto, per interessi di parte, in uno dei momenti più difficili dell’Italia. Dopo Mario Draghi non sosterremo alcun governo”. Lo ha scritto su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.

 

 

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