Nella tappa parigina del circuito Premier Padel, i finalisti del torneo di Roma di un mese e mezzo fa vogliono provare a prendersi la rivincita. Per riuscirci, però, dovranno prima superare la coppia tutta argentina composta da Tello e Chingotto
Sono stati i vincitori morali dell’Italy Major di un mese e mezzo fa, fermandosi solo in finale contro i numeri uno del ranking Ale Galan e Juan Lebron. Adesso, però, Francisco Navarro e Martin Di Nenno possono provare a prendersi una rivincita al Paris Major, tappa francese del Premier Padel che li vede al momento in semifinale rispettando i pronostici: “Con un campo così veloce – ha detto Navarro – ero convinto che potessero esserci delle sorprese. La verità è che sono andati avanti i favoriti nel ranking, ma finora abbiamo sofferto tutti nei nostri incontri. Poi siamo riusciti a qualificarci, quindi meglio così. Ma poteva non andare così bene“.
Paquito ha poi parlato del prossimo ostacolo, la coppia tutta argentina composta da Tello e Chingotto: “Sappiamo che siano fortissimi, li abbiamo affrontati tantissime volte. Credo che non andrà a dipendere tanto dalla tattica, quanto piuttosto dalla giornata che vivremo. Se giochiamo bene possiamo andare in finale, se giochiamo male probabilmente ce ne torniamo a casa. Questo è l’unica cosa di cui ci dobbiamo preoccupare, di noi stessi e di giocare al nostro massimo“. Poi una domanda sull’armosfera che si respira nel padel, molto più rumorosa rispetto ad esempio al tennis: “Per me più rumore c’è e meglio è. Ben venga la musica, i tifosi che cantano, magari anche l’utilizzo di trombette. Va bene tutto, queste cose mi caricano ancora di più“.
Di Nenno e il movimento argentino
D’accordo con lui anche Martin Di Nenno: “Padel e tennis sono due sport simili, ma completamente distinti l’uno dall’altro. Che ci sia musica, animazione e tifosi rumorosi è un bene, perché la gente deve divertirsi in quanto il nostro è uno show“. Poi ha parlato del fatto che almeno un argentino sarà in finale del Paris Major: “Come argentini dobbiamo sempre cercare di essere qui, provando a dare fastidio agli spagnoli che si stanno dimostrando i più forti negli ultimi anni. Ma credo che il padel si stia internazionalizzando molto. Noi argentini più o meno siamo sempre nelle partite finali e questo è sicuramente un ottimo messaggio“.
