Ecco quello che bisogna fare nel caso di cancellazione del volo e smarrimento bagagli, disagi purtroppo sempre più frequenti
Doveva essere l’estate della ripresa dopo la pandemia per il settore aeroportuale, ma viaggiare si sta rivelando molto più complicato, anzi a volte quasi impossibile, e quello che doveva essere il viaggio delle nostre vacanze per un meritato riposo, si è per molti trasformato in un vero e proprio incubo. Tra ritardi, cancellazione dei voli o smarrimento dei bagagli.
La mancanza di personale, dopo il drastico taglio durante la pandemia, ha portato le compagnie aeree a sottostimare le richieste per questa estate, e ha innescato un effetto-domino, con migliaia di cancellazioni. Ora per tanti è scattata la beffa di cercare una via per farsi almeno restituire i soldi dei biglietti pagati ma non utilizzati per i voli cancellati.
Aeroporti nel caos ovunque
Doveva essere l’estate della ripresa per tutti i settori, anche per quello aereoportuale, la voglia di vacanza era tanta dopo due estati passate magari al mare vicino le proprie città per paura dei contagi. Invece le compagnie aeree si sono fatte trovare impreparate e i voli cancellati in Europa, e non solo, per mancanza di personale a bordo e di terra, sono un numero incredibile e il caos ancora oggi regna sovrano con voli cancellati e vacanze rovinate. Ma è possibile richiedere il rimborso del biglietto del volo andato perso? Dal 2004 è in vigore il regolamento 261 dell’Unione europea che tutela i diritti dei passeggeri e stabilisce le regole su rimborsi, voli alternativi, risarcimenti e assistenza per i voli che decollano o atterrano in uno scalo europeo.
Condizioni variabili per la richiesta
Non sempre la cancellazione del volo prevede un risarcimento automatico: i passeggeri che sono stati informati della cancellazione 14 giorni prima della data prevista non possono richiedere l’indennizzo alla compagnia aerea. Altri casi che non comportano il rimborso sono lo sciopero, condizioni meteo avverse e non sicure per il volo oppure il fenomeno del bird strike, ovvero l’impatto tra il velivolo e i volatili. Inoltre se si viene informati della cancellazione tra 14 e 7 giorni prima e viene offerto un volo alternativo che garantisce la partenza non oltre 2 ore prima rispetto a quanto previsto o di raggiungere la destinazione finale a meno di 4 ore dopo l’arrivo inizialmente previsto, oppure se informano meno di 7 giorni prima, ma offrono un’opzione di volo che parte non oltre un’ora prima dell’orario previsto in origine o meno di due ore dopo l’arrivo fissato in precedenza.
Se dovuto, a quanto può arrivare un rimborso?
Se il volo viene cancellato a poche ore dalla partenza, ecco che spetta il rimborso che copre tutte le spese del biglietto, il diritto al risarcimento tra i 250 e i 600 euro è garantito dal regolamento europeo. Inoltre, a seconda della lunghezza della tratta, si ha un ulteriore risarcimento di 250 euro per i voli da 1500 chilometri o meno; 400 euro per i voli oltre i 1500 chilometri all’interno dell’Unione europea, e tutti gli altri voli tra i 1500 e i 3500 chilometri; e infine 600 euro per i voli che superano i 3500 chilometri. Per facilitare la richiesta di rimborso di tutti gli utenti danneggiati dallo sciopero del settore aereo è stata attivata una piattaforma dalla Codacons, con la finalità di favorire e aiutare la gestione delle pratiche di rimborso e risarcimento.