Dopo il giorno di riposo, il Tour de France apre la sua ultima settimana con la sedicesima tappa. Pogacar pronto ad attaccare.
Ultima settimana di Tour de France. Dopo il terzo giorno di riposo, la Grande Boucle ha in programma una sedicesima tappa con 178,5 km da Carcassone a Foix. Dopo una prima parte abbastanza tranquilla, si entra nel vivo con il Port de Lers e il Mur de Pereguer, due ascese che hanno pendenze medie oltre il 7% e l’ultima ha tratti anche al 18%.
Molto probabile che vedremo due gare in una. La Jumbo, soprattutto dopo i ritiri di Roglic e Kruijswijk, difficilmente rischierà di mettere gli abbuoni in gioco e per questo motivo ci sono buone possibilità per la fuga. Mentre dietro assisteremo ad un nuovo duello tra Pogacar e Vingegaard per la Maglia Gialla.
I favoriti e la classifica
Come detto in precedenza, molto dipenderà da come si svolgerà la frazione. Se i big decideranno di tenere la corsa chiusa per giocarsi la vittoria, allora ci aspettiamo un duello tra Pogacar e Vingegaard. Difficile, almeno rispetto a quanto visto fino a questo momento, che gli altri possano mettere in difficoltà questi due.
In caso di fuga, sono diversi i corridori che potranno ambire alla vittoria considerando che l’ultima salita, che ha il GPM a circa 14 km dal traguardo, come trampolino di lancio per un tentativo di successo. E tra loro ci sono anche i nostri Damiano Caruso e Giulio Ciccone.
Ricordiamo che Vingegaard ha un vantaggio di 2’22” su Pogacar e 2’43” su Thomas in classifica generale. Il migliore degli italiani è sempre Damiano Caruso, ventesimo con oltre 40 minuti dal leader.
Dove vederla in tv
Il via della sedicesima tappa del Tour de France è previsto alle 12:30. Il collegamento è previsto alle 14:20 su Rai 2 con la telecronaca di Stefano Rizzato e Stefano Garzelli. In studio, come sempre, ci sarà Francesco Pancani. Naturalmente il tutto potrà essere seguito in diretta anche sull’app Rai Play.
Su Eurosport la frazione sarà raccontata da Luca Gregorio e Riccardo Magrini. I due saranno accompagnati dalle voci di Wladimir Belli e Moreno Moser.
