Oggi si decide il destino dell’Esecutivo. Tutti gli aggiornamenti in diretta
Giornata decisiva per il futuro del Governo presieduto da Mario Draghi. Cresce il pressing dei partiti della maggioranza per mantenere in vita la legislatura e conseguire la prosecuzione dell’esperienze di governo dell’ex governatore della Bce. La tensione rimane altissima e nessuno scenario è escluso.
20.55 – “Se Draghi vuole verificare di avere il consenso degli italiani, si candidi alle elezioni”. Così la presidente di FdI, Giorgia Meloni, a margine di ‘Piazza Italia’ a Roma. La polemica sui pieni poteri? “Draghi – ha sottolineato – ha dovuto rispondere a me e a circa cinque parlamentari di gruppi diversi che dicevano la stessa cosa. Per una persona non scelta dai cittadini dire: io bypasso il Parlamento, parlo direttamente ai cittadini e non mi interessa quello che dicono i partiti, non sta né in cielo né in terra. Se l’avesse fatto qualsiasi esponente di centrodestra, sarebbe stata invocata la marcia su Roma cinquemila volte. Cerchiamo di misurare le parole. Il presidente del Consiglio, rendendosi conto che forse quel passaggio del suo discorso era stato un tantino eccessivo, lo ha corretto nella replica perché non ero l’unica che gliel’aveva detto”.
20.47 – “Lega e M5S si sono assunti una responsabilità pesantissima. Chi provoca le elezioni, viene punito nelle urne. Gli italiani non dimenticano. La giornata in Senato è stata pesante, veder prevalere gli interessi di bottega, in questa situazione del Paese, è stato avvilente. Grazie al Presidente Draghi, il suo esecutivo resterà un modello per tutto il centrosinistra”. Lo afferma il senatore Pd, Andrea Marcucci.
20.38 – “Draghi e l’Italia sono state vittime, da giorni, della follia dei 5Stelle e dei giochini di potere del Pd”. Lo ha detto Matteo Salvini, aprendo la riunione con i parlamentari della Lega alla Camera. “L’intero centrodestra era disponibile a proseguire senza i grillini, con Draghi a Palazzo Chigi e con un governo nuovo e più forte. Il Pd ha fatto saltare tutto” ha spiegato Salvini. Che ha aggiunto: “Speriamo che questo sia l’ultimo Parlamento dove centinaia di persone cambiano casacca e poltrona”
20.45 – Il premier Mario Draghi non salirà al Quirinale questa sera. Lo riferiscono fonti del Quirinale. Il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi dal presidente Mattarella domani.
20.15 – Fiducia a Draghi con soli 95 sì. Il Senato conferma la fiducia al governo approvando la risoluzione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio presentata da Pier Ferdinando Casini con 95 voti a favore e 38 contrari. I senatori di M5S, Lega e Fi non votano: i pentastellati si dichiarano “presenti non votanti”. La capigruppo è immediatamente convocata.
19.49 – “Noi abbiamo preferito l’interesse generale, della nazione, a quello di parte. Il nostro lineare impegno a favore del governo Draghi è continuato per tutta la giornata, fino all’ultimo momento utile, poco fa. Abbiamo fatto il possibile per convincere i partiti di maggioranza a pensare agli italiani e non a se stessi. Non ci siamo riusciti, ma la nostra linearità pagherà nel Paese. Da oggi ci prepariamo alla campagna elettorale. Parleremo agli italiani. L’Italia è diversa, è migliore di questo Parlamento”. E’ quanto riferiscono fonti del Nazareno.
19.30 – Mariastella Gelmini comunica l’addio a Forza Italia, la quale con la scelta di non votare la fiducia al governo Draghi – motiva lo stesso ministro per gli Affari regionali – “ha voltato le spalle agli italiani”.
17.06 – Il premier Draghi ha chiesto la fiducia solamente sulla risoluzione presentata dal senatore Casini. Ed ora la palla passa ai partiti
17.03 – “Il Governo ha deciso di non intervenire nei temi di origine parlamentare come cannabis, Ius Soli e ddl Zan“, ha aggiunto Draghi rispondendo ai partiti. Il presidente del Consiglio si è soffermato anche sulle richieste del M5s: “Sul salario minimo è in corso una discussione a livello europeo. Il reddito di cittadinanza bisogna modificarlo perché se non funziona non va bene. Il Superbonus? Sono stati fatti degli errori ed ora tocca a noi tirare fuori le imprese dalle difficoltà”.
17.00 – “Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto l’operato del governo con lealtà e partecipazione“, ha detto Draghi ad inizio della sua replica che poi rilegge parte del suo discorso.
16.45 – Incontro di venti minuti al Senato tra Letta, Conte e il ministro Speranza.
16.39 – Matteo Salvini prima di entrare in Senato: “Il centrodestra sarà unito per il bene del paese”
16.37 – “Ripetuti contatti in queste ore tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e il segretario leghista Matteo Salvini. Lo fanno sapere fonti dei due partiti.
16.35 – Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, del Pd, assieme a quello per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, ha incontrato il leader del M5s Giuseppe Conte. L’incontro, apprende l’ANSA, è avvenuto negli uffici del gruppo 5 Stelle al Senato, durante la sospensione del dibattito.
16.30 – Il segretario del Pd, Enrico Letta, è arrivato nel pomeriggio negli uffici dem del Senato, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, di Leu. Presenti anche le capogruppo Pd al Senato Simona Malpezzi e della Camera, Debora Serracchiani, e altri esponenti di vertice dem, come il vicesegretario Peppe Provenzano.
16.15 – Il centrodestra di governo e’ fermo sulla richiesta di un Draghi bis e sulla richiesta di una discontinuita’. E’ la linea che emerge dal vertice di Villa Grande e che e’ ribadita nella risoluzione presentata a palazzo Madama.
16.10 – “Il rimpasto non esiste, rignifica sfiduciare il governo, significa andare a elezioni”. Lo ha detto in Senato all’Ansa Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza e considerato particolarmente vicino al premier Draghi. “Il Draghi bis non esiste – ha spiegato – è un modo di mandare la palla in tribuna. Mattarella ha detto a Draghi di presentarsi alle Camere e di chiedere la fiducia sul suo governo, non su altri governi. Che dovremmo fare? Aprire una trattativa e per un mese e mezzo perdere tempo in cerimonie? Non esiste”.
16.00 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe avviato delle consultazioni telefoniche sentendo i leader della maggioranza per fare il punto della situazione dopo il dibattito parlamentare al Senato sulla fiducia. Tra le ipotesi, si ragiona sempre in ambienti
parlamentari, anche quella delle condizioni per un Draghi bis. Sullo sfondo lo scioglimento delle Camere.
15.44 – Fonti parlamentari interpellate dall’Agi riferiscono che durante la giornata di oggi ci sono stati contatti tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i leader dei partiti. Sempre secondo quanto riporta l’agenzia, Berlusconi ha avuto colloqui con il Capo dello Stato e con il Presidente del consiglio Draghi. Il leader di FI ha informati entrambi della posizione di Forza Italia e di tutto il centrodestra di governo.
15.39 – Fonti di governo vicine al presidente del Consiglio escludono un un Draghi bis. Se la crisi dovesse precipitare, viene riferito, la ‘partita’ tornerà nelle mani del Capo dello Stato. Draghi sarebbe orientato a tenere la linea già espressa in passato: andare avanti con la stessa maggioranza con un rinnovato patto di fiducia.
15.27 – Si va verso il voto delle risoluzioni che verranno presentate dalle forze politiche in Senato sulle comunicazioni del premier Draghi. Il presidente del Consiglio, spiegano fonti di governo, “attende le posizioni dei partiti, nel rispetto del dettato costituzionale”. Fonti di Palazzo Chigi puntualizzano che in queste ore non c’è stato nessun contatto tra il Presidente della Repubblica e il Capo del Governo.
14.32 – “Come ha correttamente sottolineato il presidente Mario Draghi nel corso del suo intervento, la decisione del Movimento 5 stelle ha rotto il patto di fiducia che era alla base del governo di unità nazionale, che pure ha affrontato – con successo e ha avviato con il nostro leale contributo – gravi emergenze e avviato un lavoro prezioso sul Pnrr. Il centrodestra di governo è disponibile a un ‘nuovo patto’ di governo e continuerà a dare il suo contributo per risolvere i problemi dell’Italia soltanto con un nuovo governo, guidato ancora da Mario Draghi, senza il M5S e profondamente rinnovato”. Così in una nota del centrodestra di governo. (ANSA). SUA
14.31 – “Il Senato accorda il sostegno all’azione di un governo profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione”. Lo chiede la Lega in una proposta di Risoluzione firmata dai senatori Roberto Calderoli e dal capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo.
14.30 – Proseguono gli interventi in Aula in attesa della replica di Draghi. Il capogruppo della Lega Romeo (Lega): “Nuova maggioranza oppure si va al voto“. Il Carroccio ha depositato una risoluzione per chiedere un nuovo governo su scelte politiche e composizione.
11.52 – Nuovo vertice del centrodestra di governo (Lega, Fi e centristi) a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi.
11.45 – Si è conclusa l’assemblea con parlamentari, ministri e sottosegretari della Lega. “Totale sintonia dei presenti e compattezza col segretario Matteo Salvini”, hanno sapere dal Carroccio.
11.33 – “Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd. Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito“. Lo scrive il presidente di FdI Giorgia Meloni sui social commentando l’intervento di Mario Draghi in Senato.
11.07 – “Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni”. Così il ministro Luigi Di Maio.
11.03 – “Se eravamo già in questi giorni convinti di rinnovare la fiducia al Governo Draghi siamo ancora più convinti di farlo dopo averlo ascoltato”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
10.21 – Terminato l’intervento di Mario Draghi in Senato. 33 minuti di discorso, quello del presidente del Consiglio, che ha tracciato un vero e proprio programma per i prossimi mesi di governo e si è chiuso con un appello ai parlamentari: “Serve un nuovo patto di fiducia sincero e concreto. Siete pronti?”.
10.17 – “La mobilitazione di questi giorni da parte di cittadini, associazioni, territori a favore della prosecuzione del Governo è senza precedenti e impossibile da ignorare”. Così il premier Mario Draghi in Senato. “Ha coinvolto il terzo settore, la scuola e l’università, il mondo dell’economia, delle professioni e dell’imprenditoria, lo sport. Si tratta di un sostegno immeritato, ma per il quale sono enormemente grato. Il secondo è quello del personale sanitario, gli eroi della pandemia, verso cui la nostra gratitudine collettiva è immensa”.
10.06 – “Non è possibile minimizzare” il fatto che una parte della maggioranza non abbia votato la fiducia al governo, ha proseguito Draghi, anche perché “viene dopo mesi di strappi e ultimatum: l’unica strada” per ricostruire il patto di fiducia con le forze della maggioranza “è ricostruire da capo questo patto”.
09.54 – “Il presidente della Repubblica mi affidò l’incarico” di premier con l’obiettivo di affrontare “tre emergenze: pandemica, economica e sociale”, “tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell’appello. Nel discorso che tenni in quest’Aula feci riferimento all’unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio consenso“. Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.
09.51 – Iniziato da pochi minuti l’intervento del presidente del Consiglio Draghi in Senato. “Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta”.
09.41 – “Penso finirà bene. Vediamo la tempistica”. Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi, arrivando al Senato.
09.38 – “Sì, sicuramente”. È quanto si è limitato a dire prima di entrare in Senato il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a chi gli domandava se sarà una buona giornata per il Paese.
08.25 – “Dopo la crisi di Governo causata dai grillini, dopo le minacce i capricci dei cinque stelle e le continue provocazioni del PD che ancora ieri continuava parlare di Ius soli e ddl Zan e di cambio della legge elettorale quando le priorità degli italiani che stanno soffrendo sono altre, oggi la Lega in Aula farà quello che serve solo e soltanto all’Italia e agli italiani”. Così il segretario leghista Matteo Salvini in un video postato sui social.
08.04 – Fonti del Partito Democratico hanno fatto sapere che l’intervista di Marianna Madia a Repubblica “non riflette il pensiero della segreteria Pd”. Nel colloquio col quotidiano fondato da Scalfari l’ex ministro dem alla Pubblica amministrazione aveva detto: “Penso che con il M5S di Conte ci sia una incompatibilità di cultura politica che preclude qualunque intesa futura”.
08.00 – In un’intervista al Corriere della Sera, il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida ha messo in guardia Forza Italia e Lega: “Gli alleati prendano atto che la maggioranza è finita. Parlarono di voto già dopo Conte. Continuare con Draghi significa preferire un governo con il Pd a una vittoria con FdI”.