Vaiolo scimmie, Oms dichiara “massima allerta”

Secondo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità il più alto rischio di contagio è in Europa

Ci risiamo. Non sono nemmeno passate tante settimane dall’ultima volta che è stato lanciato l’allarme che ora è di nuovo allerta rossa. E di quelle serie, almeno a sentire gli esperti. Insomma, non bastava il Covid e il rialzo dei contagi, adesso c’è di nuovo il vaiolo delle scimmie a preoccupare. L’Organizzazione mondiale della Salute ha deciso di lanciare il suo più alto livello di allerta per cercare di frenare la fiammata di contagi di vaiolo delle scimmie, che ha colpito oltre 17 mila persone in 74 Paesi del mondo.

Vaiolo
Vaiolo delle scimmie, ancora un caso sospetto in Italia (AnsaFoto)

Lo ha annunciato il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus durante una conferenza stampa a Ginevra. “Ho deciso di dichiarare un’emergenza di salute pubblica di portata internazionale“. ha detto. In particolare, ha spiegato, il rischio è soprattutto alto in Europa mentre nel resto del mondo è “moderato”.

“E’ una risposta coordinata per fermare la trasmissione tra gruppi vulnerabili”

Covid
Covid, parametri in crescita © Ansa

La dichiarazione di emergenza internazionale, ha indicato il capo dell’Oms, contiene raccomandazioni di diverso tipo ai Paesi a seconda che abbiano o meno rilevato casi, o se ci siano già fonti di trasmissione locale. Per i Paesi con casi recenti e trasmissione locale tra esseri umani, l’emergenza internazionale richiede “una risposta coordinata per fermare la trasmissione tra gruppi vulnerabili“, ha affermato Tedros. Il direttore generale dell’Oms chiede inoltre di aumentare la tracciabilità, le misure di prevenzione della salute pubblica, rafforzare la gestione dell’epidemia nelle cliniche e negli ospedali e “accelerare le indagini su vaccini, terapie e altri strumenti”.

Tedros ha sottolineato che, nonostante l’allerta globale, l’epidemia “si concentra soprattutto negli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e con più partner” (98% dei casi per ora), gruppo per il quale ha chiesto sostegno attraverso campagne di assistenza sanitaria e di informazione sulla malattia. Questo, ha assicurato, deve essere fatto con metodi che tutelino i diritti umani delle comunità colpite, poiché, ha affermato, “lo stigma e la discriminazione possono essere pericolosi come qualsiasi virus“. L’esperta di vaiolo dell’Oms, Rosamund Lewis, ha aggiunto che il fatto che i casi siano ora concentrati quasi esclusivamente in un unico gruppo può aiutare a controllare l’epidemia.

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