Le elezioni anticipate aumentano il rischio di attacchi hacker. A lanciare l’allarme è Ranieri Razzante, consigliere per la Cybersecurity del sottosegretario alla Difesa.
Il ritorno al voto in così breve tempo aumenta il rischio di attacchi hacker. “Se il Copasir ha rivelato questa possibilità è chiaro che stiamo parlando di una cosa che ha fondamento e possiamo essere certi che ci sia – ha spiegato all’Adnkronos Ranieri Razzante, consigliere della Cybersecurity del sottosegretario alla Difesa – ma io vedo un rischio più interno e non solo esterno“.
“Una campagna elettorale così breve e inattesa – ha aggiunto Razzante – rischia di essere falsata non solo soltanto da fake news, ma anche da attacchi a siti istituzionali, a siti dei partiti o dei singoli candidati. Ci auguriamo naturalmente che non avvenga, ma le protezione a disposizione sono ancora basse e quindi fa bene il Copasir a lanciare l’allarme. E’ chiaro comunque che i nostri Servizi e le forze dell’ordine vigileranno con attenzione“.
Urso (Copasir): “L’Italia è uno dei principale target di spionaggio estero”
A confermare l’ipotesi di possibili attacchi hacker è Adolfo Urso, presidente del Copasir. “L’Italia è uno dei principali target dello spionaggio estero – ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia riportato da quotidiano.net – perché un Paese di frontiera, ma anche cerniera rispetto alle informazioni. Noi come Copasir siamo già al lavoro per occuparci di questi rischi“.
“In questo momento – ha aggiunto Urso – è in atto una guerra di disinformazione, manipolazione e propaganda che non soltanto la Russia pratica nei confronti dell’Occidente. Mosca ha intenzione di condizionare le nostre democrazie per cercare di realizzare i propri obiettivi di potenza egemonica”.
Quindi il rischio è quello di tentativi per influenzare, attraverso la disinformazione, la campagna elettorale. La situazione, come confermato anche dallo stesso Urso, è ancora sotto controllo, ma il Copasir ha alzato l’attenzione per consentire alle prossime settimane di non avere problemi e consentire ai partiti di proseguire il proprio cammino verso il prossimo 25 settembre senza particolari intoppi.