La svolta tanto attesa è dietro l’angolo: su pane e pasta ma anche su altri alimenti gli italiani risparmieranno cifre importanti. Ecco come.
Arginare gli effetti dell’inflazione. Questo è ormai l’obiettivo per dare risposte concrete alle famiglie, in affanno e con le tasche vuote.
Gli effetti della guerra, gli aumenti pesanti su tutti i prodotti, e le notizie non ancora del tutto positive su grano e carburante, hanno prodotto numeri che danno la dimensione di quanto siano tangibili e pesanti i rincari per le famiglie italiane. Un dato su tutti accende i riflettori sulla vicenda e impone riflessioni e mosse concrete. L’inflazione è giunta ad un livello che non si registrava da 36 anni a questa parte, e gli alimenti in media sono aumentati di circa il 10%. Messe insieme, tali indicazioni non rappresentano solo un problema che gli italiani stanno già vivendo, ma prospettive per i prossimi mesi di certo poco benevole. La svolta però è dietro l’angolo, e nel concreto andrà a tradursi in un risparmio chiaro su alcuni beni di prima necessità.
Pane, pasta e uova: ecco quanto risparmieranno gli italiani. E sui carburanti…
Nel Decreto Aiuti bis è previsto l’azzeramento dell’Iva su pane e pasta, e arriveranno interventi concreti anche sui carburanti. La notizia tanto attesa è arrivata, e nonostante il terremoto politico, la situazione di estrema difficoltà nella quale versano molte famiglie imponeva un intervento drastico e soprattutto immediato. Secondo quanto riferito da Ansa, che ha raccolto le indicazioni in arrivo da fonti governative, potrebbe essere inserito nel decreto un taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti tramite una nuova proroga. Non è però l’unica novità in arrivo.
Su pane e pasta dovrebbe infatti essere azzerata l’Iva, al momento al 20% su questi prodotti. La scelta porterebbe ad un risparmio chiaro da parte delle famiglie, in un piano concreto per ridurre le spese, almeno sui beni di prima necessità. In tal senso anche su carne e pesce, per i quali l’imposta è al 10%, arriverebbe una sforbiciata netta che porterebbe l’Iva al 5%. Tradotto in soldoni, l’azzeramento su pane, pasta, latte, uova, permetterebbe alle famiglie di risparmiare cifre che vanno fra i 15 e i 30 euro al mese, che in un anno si assesterebbero in media sui 250 euro. Una notizia buona finalmente, che incrociata con la proroga possibile del taglio sulle accise dei carburanti, valutata e in cantiere probabilmente fino a settembre, andrebbe ad alleggerire le spese in una fase molto delicata per gli italiani.