Separazione marito e moglie: come fare per dividersi regali e beni? Tutto quello che non sai e che dovresti sapere
Anche le cose belle, prima o poi, tendono a terminare. Un esempio su tutti può essere quello la fine di un matrimonio dove marito e moglie decidono di prendersi due strade diverse visto che il rapporto non va più come prima. Poi iniziano a nascere i primi problemi del caso, tra questi la divisione dei regali e dei beni. Come si fa per attuare ciò?
Si tratta di un argomento molto delicato e che deve essere trattato davvero con le pinze. Proprio come ha fatto l’avvocato Marzia Coppola che ha deciso di fare molta chiarezza in merito a questo argomento, pubblicando dei veri e propri consigli sul sito ‘Libero Quotidiano‘. Consigli ed altro che vi riportiamo qui di conseguenza. Non è assolutamente un mistero che, in sede di separazione, possano nascere delle vere e proprie liti su chi si deve aggiudicare oggetti che si trovano in casa e non solo. Nel caso in cui i coniugi dovessero scegliere il regime patrimoniale della separazione dei beni non dovrebbe esserci alcun tipo di problema in merito.
Motivo? Ad ognuno resta il suo. L’entità del patrimonio? Quella dei singoli coniugi può servire per calcolare l’assegno di mantenimento più corretto. Non solo: possono esserci acquisti che sono stati fatti da un coniuge a favore di entrambi. Oppure regali che sono stati fatti alla coppia. Anche sugli oggetti di valore non esiste una vera e propria regola. In questi casi vige quella del “buon senso”. Nella maggior parte dei casi la coppia decide di dividersi i doni di nozze con il riferimento della provenienza (amici e parenti).
Separazione di beni e regali, come agire?
Il problema potrebbe nascere nel dividersi regali che sono stati fatti da amici in comune. La soluzione è quella di poter lasciare nell’abitazione gli oggetti che fanno parte dell’arredo, visto che la casa coniugale viene assegnata con tutti gli arredi. Un altro sistema, da non sottovalutare, è quello di dividersi i doni preziosi in due gruppi dello stesso valore. In questo caso bisogna chiedere consiglio agli avvocati. Da non sottovalutare l’argomento che riguarda l’anello di fidanzamento.
Secondo l’orientamento giuridico si restituirebbe solamente nel caso in cui le nozze non si dovessero verificare (visto che si tratta appunto di un regalo per la promessa di matrimonio). La convivenza (a differenza del matrimonio) può essere la strada più semplice per la divisione dei beni. In questi casi il convivente, se riesce ad ottenere e dimostrare la proprietà di alcuni mobili ed oggetti, può riottenere quello che gli compete. Nel caso in cui non si dovesse applicare ciò, si andrà incontro alle regole del codice civile per la separazione dei beni: quello che è stato acquistato per la casa comune si considera di proprietà indivisa per entrambi.