USA, omicida pronto per essere condannato: famiglia vittima spiazza tutti

USA, omicida pronto ad essere condannato a morte nelle prossime ore. La famiglia della vittima, però, spiazza tutti

USA, famiglia vittima si oppone a condanna omicida
USA, omicida pronto ad essere condannato a morte (screenshot video YouTube)

Ci troviamo negli Stati Uniti D’America dove arriva una notizia che spiazza decisamente tutti. Protagonista, in negativo, di questa vicenda è un afroamericano che è stato condannato a morte per omicidio. Trenta anni fa uccise una donna. Nelle prossime ore verrà giustiziato con una iniezione letale in Alabama.

Anche se, a quanto pare, questa notizia non è stata presa in maniera positiva. Da parte di chi? Proprio dalla famiglia della vittima. Sì, proprio della donna che non è più in vita. A ribellarsi di questa esecuzione sono state proprio le figlie della donna che, all’epoca dei fatti avevano rispettivamente tre e sei anni. In poche parole si sono letteralmente opposte.

Nel 1994 Joe Nathan James, 49 anni, fu condannato per aver ucciso Faith Hall. A quanto pare i due avrebbero avuto una breve relazione. Una volta che la loro storia era finita, a quanto pare, l’uomo non si è arreso ed ha iniziato a molestarla più volte. Fino a quando non è arrivato a compiere il gesto tremendo che ha posto, la parola “fine”, alla donna.

USA, omicida condannato: famiglia vittima si oppone

USA, famiglia vittima si oppone a condanna omicida
Joe Nathan James condannato per aver ucciso donna (screenshot video YouTube)

Come riportato in precedenza, però, le donne della vittima hanno chiesto che non venga applicata questa esecuzione nei confronti dell’omicida. Tanto è vero che Terryln Hall ha rilasciato delle brevi dichiarazioni all’emittente televisiva ‘Cbs‘. Ha dichiarato che, anche se dovessero uccidere James, la loro mamma non potrà più tornare indietro e che, di conseguenza, non potranno voltare pagina.

Anche l’altra sorella ha voluto dire la sua in merito: “Occhio per occhio non è sempre la migliore soluzione“. Anche se il governatore dello stato statunitense, Kay Ivey, ha rifiutato questa possibilità. Il legale dell’uomo non si arrende ed ha rivolto un appello urgente alla Corte Suprema chiedendo esplicitamente una cosa: la sospensione della pena. Se anche questa non dovesse essere accettata allora l’uomo sarà l’ottavo giustiziato e condannato a morte dell’anno negli USA.

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