Prossimo a debuttare con un tour mondiale Eros Ramazzotti ha rilasciato un’interessante intervista al Corriere della sera. L’artista, bandiera della musica italiana nel mondo ormai da tantissimi anni, non vede decrescere la sua popolarità e continua a vendere dischi e a riscuotere successi. Subito dopo l‘Estate presenterà anche il suo nuovo disco di cui fa parte Ama, il singolo che ha già conquistato le hit.
Eros Ramazzotti: “Michelle? Abbiamo voluto dimostrare una cosa semplice…”
Discreto, composto, difficilmente fuori le righe Eros Ramazzotti ama parlare di amore, di famiglia e di affetti. Non pone limiti ai sentimenti ed è anche per questo che il rapporto ritrovato con l’ex moglie Michelle Hunziker è rappresentativo del fatto che ci si può non amare più, ma non può finire l’affetto e il desiderio che l’altro sia felice: “Michelle? Ho, abbiamo, voluto dimostrare una cosa semplice e bellissima: che un amore, per quanto grande e per quanto profondo, può finire senza che sparisca l’affetto, la condivisione, il desiderio che l’altro sia felice.”
Dopo aver partecipato come ospite speciale a Michelle Impossible, il programma della Hunziker e aver emozionato i fans, il cantante romano ha invitato l’ex moglie e Aurora a partecipare al video di Ama: “Quando ho invitato Michelle a fare il video con Aurora e con me lei è stata felice. La mia canzone è un inno all’amore senza regole imposte, senza codici da rispettare. L’amore integrale, quello che non consente pregiudizi e barriere.” L’artista ha poi sottolineato l’esistenza di un degrado dei rapporti umani: “Quando leggo di mariti che uccidono le loro compagne o di padri che ammazzano i figli, penso che davvero viviamo in un mondo capovolto, in cui il rapporto più bello, più nitido, quello che, quando cambia natura, può trasformarsi in affetto eterno, può diventare invece annientamento dell’altro o possesso fragile ed egoista.”
Eros Ramazzotti: “Ognuno è figlio della fatica che ha fatto”
Eros Ramazzotti si è sempre molto impegnato per raggiungere i risultati che ha ottenuto. Ha studiato ed ha lavorato molto facendo tantissimi concerti anche all’estero. Per queste ragioni è convinto che ognuno è figlio della fatica che ha fatto o che è pronto a fare, e che non siamo tutti uguali:
“A me non piacciono le semplificazioni estreme e non mi piace che tutto sia appiattito, che nel grande calderone, siano messi sullo stesso piano chi si improvvisa musicista e chi ha studiato per anni composizione al Conservatorio. Tutti uguali? Manco per niente. Ognuno è figlio della fatica che ha fatto nella vita, del suo talento, della determinazione del suo carattere. Vedo gente spuntata dal nulla che viene, con la stessa velocità, idolatrata e dimenticata.”