Craxi e Cossiga, la foto dell’ultimo abbraccio tra i due scuote le coscienze

La foto dell’ultimo abbraccio tra Francesco Cossiga e Bettino Craxi ad Hammamet ha fatto il giro del web testimoniando un momento di incontro profondo tra due personalità che hanno senza dubbio segnato in maniera indelebile la storia italiana del Novecento. 

cossiga craxi
(Ansa)

La fotografia è tratta dall’archivio Cicconi ed è stata pubblicata sul libro “Francesco Cossiga – Una vita per la patria” curato da Andrea Da Passano. L’immagine, pubblicata da Adnkronos, ritrae il toccante momento in cui il Presidente Emerito e il leader socialista si incontrano il 19 dicembre 1999 ad Hammamet, città della Tunisia in cui Craxi si recò mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti. 

Lo storico incontro e la fotografia che segna un’epoca

La foto è stata scattata esattamente un mese prima della morte di Craxi, il 19 gennaio 2000. I detrattori sostengono che Craxi morì latitante, mentre al contrario gli estimatori del Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 16 luglio 1976 all’11 febbraio 1993 affermano in realtà che  fu vittima di una giustizia politicizzata, sostenuta dalla stampa, che lo avrebbe perseguitato al punto da costringerlo all’esilio in Tunisia.

In quell’occasione Cossiga volò in Tunisia per incontrare “un vecchio amico ammalato” e un “grande uomo di Stato”, disse. “Mi apparve assai ferito nello spirito e nel cuore”, confidò il Presidente emerito della Repubblica, spiegando che trovò una persona “assolutamente serena”, secondo quanto riportato in un passaggio del volume “L’ultimo Craxi. Diari da Hammamet” di Andrea Spiri, edito da Baldini+Castoldi in occasione del ventennale della scomparsa del leader socialista.

Crazi, ricordava Spiri, “arriva ad Hammamet il 18 dicembre del ’99, a una settimana esatta dal Natale, nel momento in cui sul quadro politico italiano sta soffiando un forte vento di crisi: proprio in quelle ore, difatti, Massimo D’Alema rassegna le dimissioni nelle mani di Carlo Azeglio Ciampi, il quale gli affida a stretto giro il mandato per formare un nuovo esecutivo. Il gesto di Cossiga assume agli occhi di gran parte dei media la valenza della provocazione“.

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(Ansa)

Ricordando Cossiga a dieci anni dalla sua scomparsa, Bobo Craxi, figlio secondogenito di Bettino e fratello di Stefania, già sottosegretario di Stato agli affari esteri con delega ai rapporti con l’ONU nel secondo governo Prodi, affermava ad Adnkronos: “Ho un ricordo personale che mi continua a muovere molto affetto per la sua persona, fu, nella sua ambiguità proverbiale, leale e sleale nei confronti di mio padre Bettino verso il quale nutriva sentimenti di reale stima e considerazione che furono sempre ricambiati”. “Difficile stabilire quale fu il suo ruolo attivo a cavallo della crisi del 92/94 perché si trovò ad un tempo di fianco e complice del cambiamento traumatico ed al tempo stesso sviluppo una forte e concreta solidarietà nei confronti della classe dirigente della Prima Repubblica che fu spazzata via”, spiegava Bobo Craxi ricordando Cossiga.

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