Innovazione molto particolare da parte del club inglese, che lancia il prodotto nella sua nuova collezione per la prossima stagione. Un test però è stato già effettuato l’anno scorso con 6 sostenitori dei citizens che si sono prestati alla sperimentazione
Con l’arrivo dell’estate, la prassi comune è che i club lancino le loro nuove maglie e comunque la collezione casual e da allenamento per la nuova stagione. A volte, però, capita anche che ci siano dei prodotti innovativi in stile souvenir o del reparto del merchandising. In questo senso, il Manchester City, è sicuramente all’avanguardia, come confermato dalla presentazione della sua sciarpa intelligente.
Si tratta di un prodotto con un sensore biometrico integrato che misura la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e le risposte emotive. È stato creato per misurare gli alti e bassi dei propri fan e il modo in cui il gioco li colpisce non solo emotivamente, ma anche fisicamente.
Manchester City e la sciarpa innovativa
La sciarpa è stata realizzata dall’agenzia Octagon in collaborazione con il partner tecnologico del club Cisco e utilizza un biosensore “EmotiBit” che è stato posizionato intorno al collo per raccogliere i dati necessari, anche se in modo anonimo. La tecnologia era già in fase di sperimentazione durante le ultime partite del Manchester City della scorsa stagione, quando sei fan citizens sono stati invitati a prendere parte a un programma pilota per testare la nuova tecnologia. I test hanno catturato più di 120 momenti di interesse durante i 90 minuti della partita. Inoltre, la sciarpa sarà disponibile anche per i fan del club gemello New York City negli Stati Uniti. “Per più di 100 anni la sciarpa è stata il simbolo per eccellenza del fandom del calcio“, ha affermato il club in una nota. “Ha visto alti e bassi e cattura il sangue, il sudore e le lacrime dei fan, settimana dopo settimana. Ora, insieme al nostro partner Cisco, siamo entusiasti di condividere un aggiornamento innovativo della sciarpa che ci consente di misurare quegli alti e bassi e comprendere meglio l’emozione al centro del più bel gioco del mondo“.
