Omicron 5, quello che non sapevi sul virus: ecco quando colpisce

Omicron 5, quello che non sapevi riguardante il virus. Ecco quando colpisce l’essere umano

Oramai sono più di due anni che stiamo convivendo con il virus. Abbiamo scoperto che il Covid, con il passare del tempo, ha sviluppato delle numerose varianti che portano una quantità di sintomi esagerati tra loro. Tanto è vero che, nella maggior parte dei casi, spesso si differenziano.

Una nuova scoperta da parte del virus
Omicron 5, ecco l’ultima scoperta del virus (Ansa Foto)

Se con Delta si perdeva solamente il gusto e l’olfatto, con Omicron non si può dire assolutamente la stessa cosa. Raffreddore, mal di gola e congestione nasale sono i sintomi che si verificano molto spesso. Anche se non è detto che tutte le persone possano reagire allo stesso modo visto che la situazione può cambiare da un soggetto all’altro.

La situazione relativa ai contagi è nuovamente diventata preoccupante. Specialmente nelle ultime settimane dove il numero delle persone che hanno contratto il virus è aumentato in maniera esponenziale. Con Omicron 5 arrivano anche dei nuovi elementi. Ad essere sicuro di questo ci ha pensato direttamente il sito ‘Adnkronos‘ nella categoria ‘salute’: il virus pare che colpisca soprattutto di notte.

Omicron 5 colpisce durante la notte: come accorgersene?

Una nuova scoperta da parte del virus
Omicron 5 colpisce durante la notte (Ansa Foto)

Come fare ad accorgersene? Lo ha spiegato l’immunologo Luke O’Neill, insegnante di biochimica al ‘Trinity College‘ di Dublino. Se una persona dovesse svegliarsi in un anomalo bagno di sudore allora qualche domanda bisogna porsela visto che potrebbe sospettare il contagio.

Difficile valutarlo adesso visto che siamo nel bel mezzo dell’estate e molte persone si svegliano sudate, ma per via del troppo caldo che c’è nella propria abitazione. Il docente irlandese, però, conferma la sua teoria. Per lui la sudorazione notturna è un processo molto strano e che deve essere attentamente studiato e per nulla sottovalutato.

Le sue parole sono state immediatamente riprese dai media britannici: “La malattia è cambiata perché il virus è cambiato. Adesso c’è una certa immunità con i linfociti T e così via. Quel mix tra sistema immunitario e virus potrebbe dare origine ad una malattia “leggermente differente“.

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