La casa di produzione Mrc aveva chiesto un ingente risarcimento per comportamenti inappropriati sul set di House of Cards Quasi 31 milioni di dollari, questa è la cifra che Kevin Spacey e le sue società di produzione dovranno pagare ai creatori di “House of Cards” a causa del “grave danno arrecato allo show dalle sue molestie sessuali nei confronti di alcuni membri dello staff”. Lo ha stabilito un giudice a Los Angeles respingendo il ricorso presentato dall’attore, “la sua condotta”, si legge nel dispositivo della sentenza, “ha provocato la rottura con colpa del contratto cui era legato, con conseguente danno materiale e di immagine”. Con questa sentenza il giudice ha formalmente respinto il ricorso presentato dall’attore che aveva preparato una controffensiva legale, dato che i suoi avvocati avevano trovato delle inesattezze nelle denunce depositate dalla controparte. Non è il primo guaio per il protagonista della fortunata serie Tv, il mese scorso infatti, Spacey si è dichiarato non colpevole a Londra per l’accusa di aver aggredito sessualmente tre uomini, quando era direttore del teatro Old Vic e per questa accusa l’attore sarà processato l’anno prossimo. Un’altra causa penale intentata contro di lui è stata archiviata nel 2019. La sentenza della Corte superiore di Los Angeles arriva dopo una lite legale di oltre tre anni e un’udienza probatoria di otto giorni che è stata tenuta segreta al pubblico, insieme al resto della controversia, fino a quando un collegio di altri tre arbitri privati ha respinto l’appello di Spacey e ha confermato la decisione a novembre. I danni, inevitabilmente, sono presenti anche per l’attore che si è visto escludere da un altro set. Spacey quest’anno sarebbe dovuto tornare a recitare sul set del film Gengis Khan, 1242: Gateway to the West. A causa di nuove accuse di molestie sessuali, però, è stato subito rimosso dal cast.Risarcimento milionario
Ricorso respinto
Kevin Spacey condannato: dovrà risarcire 31 milioni di dollari
Un vero e proprio risarcimento per le perdite subite in questi mesi a causa del danno creato da Spacey con le molestie sessuali nei confronti di alcuni componenti dello staff avvenute in passato. Per questo motivo l’attore era stato subito licenziato e si era visto revocare il ruolo all’interno della serie.
La sentenza è l’ultimo contraccolpo in una carriera che, soprattutto dopo le ondate di protesta del #MeToo, difficilmente riuscirà a risollevarsi, nonostante una dura controffensiva legale che l’attore aveva affidato ai suoi avvocati di fiducia.