Moody’s ha rivisto l’outlook dell’Italia e lanciato un chiaro messaggio: le prospettive per il nostro Paese non sono positive.
Moody’s ha acceso i fari sull’Italia. Dopo un lungo periodo di buone notizie dal punto di vista economico, il nostro Paese è ritornato sotto la lente di ingrandimento dell’agenzia di rating e le notizie che arrivano non sono propriamente positive.
L’agenzia, infatti, ha rivisto il nostro outlook portandolo da stabile a negativo. Non sicuramente una buona notizia alla vigilia di un passaggio elettorale che, come riferito dalla stessa Moody’s, citata da Libero, preoccupa un po‘.
Il passo indietro per quanto riguarda l’outlook, il rating è rimasto almeno per il momento a Baa3, è dovuto ai rischi per il profilo di credito dell’Italia a causa dell’impatto economico della guerra in corso in Ucraina, ma anche agli sviluppi politici interni. Insomma, un quadro non positivo e che in futuro potrebbe portare ad un altro passo indietro da parte della stessa agenzia.
Moody’s cambia l’outlook all’Italia, il Mef stupito: “Decisione opinabile”
Inoltre, la stessa agenzia ha anche evidenziato come le riforme strutturali, comprese quelle del Pnrr, rischiano di essere ostacolate proprio dal contesto politico attuale. Da qui la scelta di accendere i fari sul nostro Paese in vista di un autunno che si prospetta molto caldo dal punto di vista economico per l’Italia.
Il rapporto di Moody’s è arrivato immediatamente sul tavolo di Palazzo Chigi e del Mef e proprio dal Dicastero guidato dal ministro Franco c’è stato una reazione molto dura alle decisioni prese dal’agenzia di rating.
“Sebbene il peggioramento dell’outlook, come noto, non anticipi necessariamente un abbassamento imminente del rating e segnali semmai una fase di monitoraggio che può durare anche per molti mesi – hanno fatto sapere dal Mef – la decisione appare opinabile“. La scelta, quindi, non è condivisa e vedremo se in futuro Moody’s proseguirà sulla strada intrapresa in queste ultime settimane oppure ci sarè un passo indietro e darà maggiore fiducia all’economia del nostro Paese.