Un bambino ha pulito, per un anno intero, i marciapiedi della sua città. Un gesto che non è assolutamente passato inosservato dal sindaco che ha deciso di premiarlo con tanto di attestato e foto
Quando si dice che il “futuro è in mano ai giovani” si potrebbe prendere esempio da questa vicenda che si è verificata e che ha lasciato tutti con il sorriso sulle labbra. Un bellissimo racconto arriva direttamente da Treviso dove il protagonista assoluto di questa storia è un bambino di 9 anni, di nome Filippo Flora. Cosa fa ogni giorno il ragazzino da un anno a questa parte? Dopo gli impegni della scuola ed i compiti, invece di giocare ai videogames come fanno gli altri bambini della sua età decide di fare un qualcosa che lascia tutti senza parole.
A cosa ci stiamo riferendo? Alla pulizia dei marciapiedi della sua città. Un gesto che, come riportato in precedenza, non è passato inosservato a nessuno. Dai cittadini fino ad arrivare al sindaco, Mario Conte, che ha voluto premiare il bambino per il suo gesto di volontarietà. Un esempio per tutti. Nelle ultime ore Filippo ha ricevuto un attestato, in prima persona, da parte del primo cittadino che si è voluto scattare una foto con lui tanti da postarla sui social network.
Treviso, Filippo premiato dal sindaco per la pulizia dei marciapiedi – FOTO
Il suo quartiere è stato spesso vittima di gente incivile che lasciava per terra oggetti di ogni genere, provocando non solamente un grande fastidio al piccolo, ma rovinava l’immagine di una città. Non si è fatto demordere il piccolo che, di tasca sua, ha comprato una pinza telescopica ed alcuni coni stradali per cercare di limitare l’aerea operativa che sceglieva per attuare il suo lavoro.
Un gesto che è stato seguito anche da alcuni suoi amici che non lo hanno lasciato solo e lo hanno aiutato in questa opera di bene. Che fine fanno i rifiuti che raccoglie? Una volta terminato il tutto li porta nella sua abitazione dove procedere con la raccolta differenziata. “Bravo Filippo, da te abbiamo tanto da imparare“. Così scrive il primo cittadino. Ed, a quanto pare, è il pensiero di tutti quanti noi.
