Mette da parte il calcio e segna il gol più importante: “Glielo dovevo”

L’atleta ha deciso di mettere da parte la sua carriera calcistica per fare una cosa decisamente più importante: tanto da salvare la vita ad una persona a lui molto cara

Calciatore mette da parte la sua carriera
Pallone calcio (Foto LaPresse)

Quando si dice che si farebbe tutto per i propri figli, anche se in questo caso è esattamente il contrario: si farebbe di tutto per chi ha donato la nostra vita. Ed è il caso che riguarda un calciatore di 23 anni, Robert Peric-Komsic. Molto conosciuto nel suo paese (la Croazia), probabilmente ha realizzato il gol più importante della sua vita.

Ha messo da parte la sua carriera nel mondo del calcio per salvare la vita della madre. Motivo? Ha donato il 70% del suo fegato a lei che è gravemente malata. Solamente in questo modo avrebbe potuto salvarle la vita e ci è riuscito.

L’operazione (che è stata effettuata ad Istanbul, in Turchia) è andata a gonfie vele. Stesso discorso vale anche per il recupero. “Grazie a Dio ora stiamo bene entrambi. Mia madre ha ottenuto una nuova vita dopo 13 anni di dura lotta“. Queste sono state le parole dell’atleta che milita nella squadra del Cibalia.

Croazia, Peric-Komsic salva la via alla madre e dona parte del fegato

calciatore dona parte del suo gestao e salva vita alla madre
Robert Peric-Komsic (screenshot video YouTube)

Il tutto si sarebbe verificato nel marzo di quest’anno. Adesso la notizia che il fedato del giovane si sta, man mano, rigenerando. Arriva anche una buona notizia per lui: molto presto potrà ritornare a scendere in campo e raggiungere i suoi compagni di squadra.

Anche se sapeva benissimo che non sarebbe stato affatto facile e che nel corso poteva incontrare dei problemi. In quel momento, però, ha messo il calcio da parte e ha pensato solamente al bene della sua famiglia. In particolar modo alla salute della mamma.

Proprio quest’ultima stava lottando tra la vita e la morte e l’unica soluzione per salvarla e che il figlio donasse parte del suo fegato. In molti lo hanno considerato l’eroe di questa vicenda. Anche se, questo attestato, lo ha consegnato proprio alla madre: “Lo è lei. Mi ha dato la vita ed io gliel’ho allungata. Credo che tutti avrebbero fatto questo“.

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