Le case italiane sono ad alto rischio idrogeologico: tanto è vero che il Cnr ha voluto lanciare l’allarme e allo stesso tempo dei dati allarmanti e preoccupanti
Non arrivano per nulla buone notizie da uno studio che è stato emanato direttamente dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche): a quanto pare più della metà delle case che si trovano nel nostro paese sono ad alto rischio idrogeologico.
I motivi sono i seguenti: ondate di caldo, inondazioni improvvise, piene dei fiumi e le colate di fango. Proprio quelle che, in questi giorni, stanno colpendo alcune regioni del nostro paese. Tanto è vero che per le calamità naturali sono stati calcolati la bellezza di 51,8 miliardi di dollari di danni subiti nel decennio che va dal 2011 fino al 2021.
Non solo: secondo alcuni studi scientifici affermano che il cambiamento climatico è pronto a tagliare il Pil italiano pro capite di almeno 0,89% nel 2030, del 2,56% nel 2050 e di 7,01% nel 2100. Non è finita qui visto che l’European Severe Weather Database ha comunicato altri dati preoccupanti e allo stesso tempo allarmanti: le piogge, grandine e tornado sono quadruplicati da 348 (2011) a 1602 (2021) con tanto di alluvioni, frane e terremoti che si stanno verificando il più delle volte.
Cnr, dati allarmanti: quali regioni rischiano?
Quali sono le regioni più a rischio? In particolar modo la Liguria nord-occidentale e la Pianura Padana, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Anche se il rischio alluvioni riguarda tutte le regioni. Anche le isole. Il 78% delle abitazioni italiane è esposto ad un livello alto o medio alto tra rischio idrogeologico e terremoto. Se nel 2021 le perdite a livello mondiale erano di 280 miliardi, quelle del 2020 erano di 210. Nel 2019, invece, di 166. Gli eventi meteo dello scorso anno ha assicurato danni stimati in 105 miliardi di dollari. Questo secondo i dati pubblicati da Swiss Re Institute.
In conclusione, sempre negli ultimi 20 anni, si è registrato un aumento dei sinistri assicurativi per alluvioni. Totale? 140 miliardi di dollari. Dei 280 miliardi di perdite nel 2021, solamente 119 godevano di copertura assicurativa. Una situazione per nulla rassicurante come ha voluto confermare anche lo studioso del Cnr, Antonio Coviello che ha lanciato l’allarme che riguarda le coperture assicurative. Queste non sono per nulla diffuse. L’88,7% delle polizze non presenta alcuna estensione. Solamente il 4,9% dei 31,2 milioni di abitazioni censite dall’Istat sono assicurate contro possibile rischio di catastrofi naturali.