Gallipoli e il “tavolo fantasma” in discoteca: “Accaduto di tutto”

Una truffa a Gallipoli e la denuncia di una giovane: “Abbiamo pagato 600 euro per rischiare di restare fuori”. 

Accade anche questo nella folle estate dei locali, della corsa al tavolo e del divertimento. La storia arriva da Gallipoli, e a raccontarla è stata una giovane che come tante comitive aveva scelto di trascorrere una serata in discoteca.

Discoteca Gallipoli
Una serata in discoteca (AnsaFoto)

La serata, pagata profumatamente all’ingresso, ha rischiato però di trasformarsi in un incubo. Il quotidiano Libero ha raccontato quanto accaduto raccogliendo le testimonianze della giovane, subito nei guai all’interno del locale. Con un gruppo di amici aveva prenotato un tavolo per 600 euro, 40 a testa. All’ingresso in discoteca però la comitiva era stata sistemata su alcuni sgabelli a bordo pista, contrariamente a quanto proposto al momento di pagare il ticket per entrare. Alla richiesta di spiegazioni però Elena ha rischiato seriamente di essere sbattuta fuori dal locale, e solo l’intervento di un altro gruppo di giovani ha spinto il titolare ad intervenire.

Gallipoli: la giovane studentessa racconta al disavventura

Discoteca
Discoteca (Ansa Foto)

Dopo aver scucito i 600 euro per il tavolo, alla comitiva della giovane studentessa non sono stati forniti braccialetti o ricevute per attestare l’avvenuto pagamento. Elena ha provato quindi a protestare ma i buttafuori hanno chiarito che in assenza di tagliandi da mostrare, e di braccialetti, se i ragazzi avessero deciso di uscire dal locale non sarebbero più rientrati. Proprio nel momento in cui quei 40 euro a testa sembravano andare in fumo però è avvenuto l’incontro provvidenziale con un altro gruppo di giovani.

Anche loro provavano a spiegare di aver incassato lo stesso trattamento, e insieme hanno chiesto con forza di parlare col titolare. Sono stati quindi accompagnati su una terrazza e gli è stato fornito un braccialetto prima di incassare l’invito ad accomodarsi ad un tavolo. Tutto finito? No, perché in quei divanetti c’erano altre persone che sono state cortesemente invitate a lasciare lo spazio. Qualcuno insomma ha dovuto ugualmente pagare, e la giovane chiosa tristemente con un “Benvenuti a Gallipoli”.

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