Su alcuni quotidiani era stata pubblicata la notizia di un accordo tra il presidente della Lazio e Berlusconi. Ecco il comunicato ufficiale
Una trattativa che coinvolgeva il calcio e la politica, con Silvio Berlusconi e Claudio Lotito al centro di una manovra tanto fantasiosa, da essere immediatamente smentita. Con il calciomercato ancora aperto e nel bel mezzo della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni, qualcuno ha pensato di coinvolgere il patron biancoceleste e il leader di Forza Italia, nonchè presidente del Monza.
Secondo alcuni, il possibile passaggio di Acerbi dalla Lazio al club brianzolo, avrebbe spalancato a Lotito le porte di un seggio al Senato. Sul web la polemica si è diffusa in un attimo, tanto da portare il patron della squadra capitolina ad un immediato comunicato: “Su alcuni quotidiani oggi si legge la notizia di una presunta trattativa in corso tra la Lazio ed il Monza, avente ad oggetto la cessione del calciatore Acerbi, in cambio della candidatura del presidente Lotito nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni politiche. La notizia, oltre ad essere falsa, è assurda e dovrebbe essere considerata tale da giornalisti informati anche delle vicende del calcio. La trattativa tra i due club, relativa al calciatore Acerbi, è nata già dal mese di luglio, e non ha avuto esito per il rifiuto del giocatore interessato, manifestato fin dall’inizio“.
La trattativa tra Lazio e Monza
Acerbi, che non rientra più nei piani di Sarri, è sul mercato da tempo. Lazio e Monza avevano anche trovato un accordo (ben prima della caduta del Governo Draghi e delle elezioni) per il trasferimento del calciatore: la Lazio avrebbe incassato una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro, più 500.000 euro di bonus. Ma Acerbi ha declinato l’offerta, nella speranza di un ingaggio con un top club più prestigioso (Inter, Milan o Napoli su tutti).
“La pubblicazione della fantasiosa trattativa – continua il comunicato della Lazio – è dettata solo dalla volontà di gettare discredito sulla Lazio e sul suo Presidente, elaborando la teoria del “seggio di scambio”, scimmiottando altre forme di scambio ben più gravi tanto care ad alcuni giornali. La Lazio ed il suo Presidente considerano la notizia puramente diffamatoria e hanno dato mandato ai legali di chiederne conto in tutte le sedi giudiziarie a chi l’ha diffusa”.