La ragazza e la famiglia vivevano un vero e proprio incubo fra minacce e violenza: in manette un 30enne marocchino.
La 15enne lo ritrovava ovunque. Perfino all’interno dell’aula di scuola. Aveva violato ogni regola per seguirla in classe, in barba agli avvertimenti e dopo una serie di insulti pesanti agli insegnanti e ai compagni di classe di una giovane ragazza.
Nelle ricostruzioni effettuate dai carabinieri, un 30enne marocchino già detenuto per una rapina non si era “limitato” a questo. Dopo la fine del rapporto con la ex la perseguitava e la minacciava di morte, fino alla denuncia. Ai Carabinieri la giovane aveva raccontato tutto. I messaggi continui, la presenza frequente davanti casa e poi quell’angosciante episodio a scuola. I genitori l’hanno accompagnata a dai carabinieri di Agrate Brianza ed è quindi scattata l’indagine che si è arricchita di altri gravi particolari. Poi l’arresto, anche a causa di un episodio di violenza che ha coinvolto la giovane e la su famiglia.
Violenza ai danni di una 15 enne e della famiglia: agli arresti un uomo
La storia arriva dalla provincia di Monza, e si arricchisce di un particolare che ha spinto i Carabinieri a procedere all’arresto. Le continue vessazioni si erano trasformate infatti in un episodio di cronaca grave e a farne le spese è stato il fratello della giovane studentessa. Aveva provato ad allontanare il 30enne da casa, in uno dei consueti appostamenti per seguirla. La reazione però è stata violenta, e il 19enne è stato colpito con schiaffi e pugni alla testa rimediando un trauma cranico.
Un clima di paura quindi, che aveva spinto la 15enne e i partenti ad uscire meno possibile da casa e a farsi spesso accompagnare. L’uomo dovrà ora rispondere di atti persecutori aggravati ai danni della minorenne e ai danni dei suoi familiari oltre che alle lesioni aggravate nell’episodio che ha coinvolto il fratello della giovane. Il 30enne marocchino si trova già in regime di detenzione a causa di una rapina. Aveva colpito con calci e pugni un uomo nell’intento di sottrarre uno zaino, e infine lo aveva colpito con una bottiglia di vetro e un sasso.