E’ ancora in gravi condizioni il giovane pestato a sangue a Crotone per aver guardato una ragazza. Fermato un 22enne.
L’intera Calabria (e non solo) è in apprensione per le condizioni di Davide Ferrerio, il ragazzo di 20 anni di Bologna aggredito nella serata di giovedì 11 agosto a Crotone per aver guardato una ragazza.
Il giovane attualmente è ricoverato all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e le sue condizioni continuano ad essere molto gravi. “Mio figlio il suo aggressore non l’aveva mai visto e non aveva nessuna intenzione di avere una storia con quella ragazzina – ha detto la madre al Corriere della Sera – noi siamo affezionati a questi posti, ma dopo quello che è successo non so se avrò più la forza di tornarci. Penso a Willy, non avrei mai pensato che potesse accaderci qualcosa di simile“.
Netta la condanna anche del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha parlato di “episodio inaccettabile e gravissimo“. La Regione è pronta a costituirsi parte civile nel processo nei confronti dell’aggressore.
La ricostruzione
La terribile aggressione è avvenuta nella serata di giovedì 11 agosto alle spalle del tribunale di Crotone. Dalle prime ricostruzione, Davide Ferrerio è stato colpito a calci e pugni da un 22enne per aver guardato la ragazza. Le condizioni del giovane da subito sono sembrate molto gravi e i medici dell’ospedale calabrese hanno immediatamente ordinato il trasferimento al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
L’aggressore ha fatto perdere le tracce subito dopo il pestaggio, ma le telecamere di sorveglianza della zona hanno permesso agli inquirenti di identificare il 22enne, immediatamente arrestato e portato in carcere. Il magistrato ha confermato la custodia cautelare dietro le sbarre e nei prossimi mesi inizierà un processo che, come detto in precedenza, vedrà la Regione Calabria come parte civile.
La Procura ha iscritto sul registro degli indagati anche due ragazze, accusate di favoreggiamento. “Hanno lasciato che lo picchiasse senza intervenire – ha detto la madre del 20enne al Corriere della Sera – abbandonandolo sul marciapiede in una pozza di sangue”.