Cresce in maniera incredibile la presenza nel nostro paese di questi crostacei che vengono utilizzati in cucina a delle somme pazzesche
Un animale strano, quasi un alieno. Abituati a vederlo in mari diversi e lontani, ora sta invadendo le coste italiane. Ma da qualche anno. Il granchio blu, specie autoctona dell’America, sta iniziando a diventare un prodotto di gastronomia, specialmente perché la pesca è l’unico modo per tenere a bada questa specie molto vorace che mette a rischio la biodiversità marina. Pescarlo e cucinarlo consente di salvaguardare l’ecosistema del Mediterraneo: il granchio blu è un crostaceo caratterizzato da una grande voracità che lo porta a mangiare pesci autoctoni e altri granchi. Il suo spirito predatorio è molto accentuato nei confronti dei suoi simili e costituisce un problema per la biodiversità del mare, ma non certo per l’uomo.
l granchio blu, conosciuto anche con i nomi di granchio reale blu e granchio azzurro, è una specie tipica delle coste atlantiche del continente americano, ma negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più anche in Europa e in Italia. Solitamente gli esemplari di granchio blu possono arrivare fino a 15 centimetri di lunghezza e 23 centimetri di larghezza: questo crostaceo presenta un corpo più largo che lungo, di forma ellittica e caratterizzato dalla presenza di due spuntone ai lati e un margine anteriore seghettato.
Animali che sono considerati predatori e che in cucina valgono tantissimo
La presenza del crostaceo sconosciuto sulle nostre coste rientra decisamente in una categoria anomala di eventi, ma era previsto che, dopo i primi avvistamenti la specie si sarebbe moltiplicati e così è effettivamente avvenuto, tanto da poterla definire una vera e propria invasione. Il referente del monumento naturale per conto di Città Metropolitane Corrado Battisti, a proposito di questi esemplari ha dichiarato. “Si cibano di ogni cosa nel mare”. Battisti, inoltre è gestore del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, la quale ha funzione effettiva di laboratorio situato all’aperto. Qui vengono messe in atto strategie e ricerche specifiche che hanno come primo obbiettivo la conservazione della biodiversità.
La presenza del granchio reale blu in Italia è cresciuta sempre di più nel corso degli ultimi anni: durante il mese di luglio del 2022, non a caso, sono spuntati diversi granchi blu a Ladispoli, facendo salire subito l’allerta per l’ecosistema del mare che costeggia la località del Lazio. Durante il 2020 anche a Latina era scattato l’allarme granchio blu, quando due pescatori, nei pressi della Foce di Rio Martino, riuscirono a catturare un esemplare del crostaceo molto vorace e pericoloso per la biodiversità marina.