Gnonto, via da Zurigo: futuro diviso tra Italia ed estero

Il classe 2003 nato a Verbania ha stupito tutti grazie all’esordio con la nazionale italiana di Mancini. Ma quando lo vedremo in Serie A?

Un’estate da ricordare, iniziata con il debutto in Nazionale e soprattutto con il gol in Nations League, contro la Germania, che l’ha fatto diventare il più giovane marcatore azzurro, rompendo un record che durava da 64 anni. Willy Gnonto s’è ripetuto pochi giorni fa, in Europa League, andando a segno contro il Linfield e guidando lo Zurigo ai playoff contro gli Hearts. Il classe 2003 è concentrato solo sul campo, ma il mercato aperto e i rumors si susseguono. Gnonto è in scadenza tra un anno, il contratto con il club svizzero si esaurirà a giugno 2023 e non sembrano esserci grossi margini per il rinnovo. Nonostante questo, però, lo Zurigo continua a sparare alto, disposto anche a perdere il talento di Willy a parametro zero, pur di non svenderlo.

Gnonto valore
Wilfried Gnonto è destinato nel giro di poco tempo ad arrivare in Serie A © Lapresse

Gnonto, il suo futuro è al bivio: dove giocherà il prossimo anno

Gli svizzeri valutano Gnonto 10 milioni di euro, una cifra piuttosto alta, che ha spaventato diverse pretendenti. Su di lui c’è l’interesse di Leeds e Feyenoord che, a oggi, sembrano quelle più decise a tentare l’assalto. Il club inglese aveva messo sul piatto tre milioni di sterline, può salire a cinque, sperando di convincere lo Zurigo a cedere. L’esperienza in Premier League sarebbe entusiasmante e stimolante, ma per ora Gnonto non ha voluto forzare la mano col club che l’ha svezzato e lanciato nel grande calcio. Dall’Italia, invece, solo timidi sondaggi, nessuno ha affondato il colpo.

A inizio giugno s’era mosso il Sassuolo che, però, poi ha virato su altri obiettivi, così come la Fiorentina. Se non dovesse partire in questa sessione, Gnonto rimarrebbe a scadenza e poi chissà che l’Italia non possa diventare una meta possibile. Il ragazzo, comunque, ha le idee chiare sul suo futuro: “Voglio un club che mi dia la possibilità di crescere, anche sbagliando, come uomo e come calciatore”, aveva detto qualche settimana fa.

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