Due spagnoli vengono salvati, poi non pagano l’elisoccorso: “Non volevamo aiuto”

La storia risale al 2019, c’è ancora un saldo di 9mila euro da pagare. Ecco la ricostruzione della vicenda, tutt’altro che isolata.

Due escursionisti spagnoli rifiutarono per tre volte di fila i soccorsi fino al quarto tentativo andato a buon fine. Come souvenir della vacanza sono rimasti i soldi in sospeso. Un ragazzo e la sua campagna rimasero bloccati sulla parete delle Tre Cime di Lavaredo e ora non hanno nessuna intenzione di pagare il conto dell’elisoccorso.

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La storia degli spagnoli sulle Tre Cime risale al 2019: devono saldare 9mila euro per l’elisoccorso (Pixabay)

“La multa è arrivata in tre invii distinti, tutti da 3mila euro ciascuno. Non le abbiamo pagate, anzi quest’anno abbiamo scalato le Alpi francesi”. Non è una casistica isolata, secondo i calcoli quasi uno straniero su due non ha intenzione di pagare l’aiuto ricevuto. A inizio settembre 2019 il Soccorso Alpino di Pusteria e Auronzo aveva provato a dare una mano ai due alpinisti che risultavano bloccati sulla via Cassis delle Tre Cime. L’aiuto era stato rifiutato la domenica dalla coppia, pronta a ribadire il no anche il lunedì. Trascorsero 72 ore in parete, nel frattempo la madre del giovane – non vedendo rientrare il figlio al rifugio Auronzo – aveva mobilitato i soccorsi. L’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, alle 16 del lunedì, salì a quel punto in quota per la quarta volta avvicinandosi a Cima Ovest. Gli spagnoli, convinti anche dalla pioggia forte, decisero di accettare l’aiuto. Fatti salire a 2.750 metri in elicottero.

I tedeschi hanno il primato delle fatture non pagate

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I tedeschi hanno il primato delle fatture non saldate per i soccorsi ricevuti (Pixabay)

“Pensavamo mancasse poco alla cima“, ha commentato il ragazzo. Secondo le loro ricostruzioni ci fu un malinteso dovuto alla differenza linguistica: “Ho visto diverse volte l’elicottero, non pensavo però fosse lì per noi”, ha piegato. “Eravamo tranquilli, c’è chi fa la parete in 12 ore, noi invece abbiamo i nostri tempi. Nessuna crisi di panico, stavamo soltanto aspettando il cambiamento del tempo”. Ora restano quei 9mila euro in sospeso. Usare l’elisoccorso infatti ha un prezzo preciso: 90 euro al minuto. Il 45% degli interventi sulle Dolomiti bellunesi è da codice bianco, dovuto alla stanchezza. Chi abusa dei soccorsi alpini deve pagare, è previsto da una delibera di giunta della Regione Veneto del 2011. Ma sono in molti a non pagare le fatture emesse, in particolare modo gli stranieri. Di questi, infatti, quasi il 40% non ha versato quanto dovuto. Il primato dei mancati pagamenti appartiene ai tedeschi. I conti non saldati ammontano a una cifra vicino ai 500mila euro dal 2020 a oggi.

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