Gli aumenti delle bollette sarà una delle emergenze che il nuovo esecutivo dovrà affrontare. Andiamo a vedere nei dettagli le strategie dei partiti.
Il caro-bollette avrà un ruolo sicuramente centrale in queste elezioni. Gli aumenti non si fermano e il nuovo esecutivo sarà chiamato a trovare una soluzione definitiva per cercare di aiutare le famiglie.
E proprio per questo il tema è al centro dei programmi elettorali di ogni singolo partito. Andiamo a vedere nei dettagli quali sono le mosse delle forze politiche e come pensano di affrontare un tema molto delicato come quello della crisi energetica.
Caro-bollette, le strategie delle forze politiche
Il Centrodestra lavora sia sull’immediato che a lungo termine. Le prime mosse saranno quelle di prorogare gli aiuti e naturalmente confermare il taglio delle accise decise dal governo Draghi nei mesi scorsi. Inoltre, per superare l’inverno la coalizione ha promesso controlli a raffica sulla pubblica amministrazione per il rispetto delle regole. E naturalmente non manca uno sguardo al futuro con il nucleare di ultima generazione per contrastare il caro energia. Si proseguirà anche sul tetto del gas.
Discorso diverso, invece, per il Centrosinistra. La coalizione naturalmente confermerà quanto fatto dal governo Draghi, ma allo stesso tempo metterà altre misure come per esempio il contratto luce sociale, uno strumento che consentirà di aiutare le famiglie e le fasce più deboli. Si punterà molto anche sul tetto del gas.
Il M5s punta sull’ampliamento della platea dei beneficiari dei bonus su luce e gas. Possibile anche un taglio netto dell’Iva sui beni di prima necessità. Nel programma, inoltre, si parla anche di un superbonus energia imprese per permettere alle imprese di investire a costo zero nel risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili. Previsto anche lo stop a nuove trivellazioni e inceneritori.
Capitolo Terzo Polo. Azione e Italia Viva hanno intenzione di affrontare questa emergenza proseguendo la linea Draghi. Inoltre, si valuta un tetto al prezzo per il Gnl. I piani sono pronti, ora la parola passa direttamente agli elettori.
