L’ex sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ai nostri microfoni: “La ricostruzione ha avuto una svolta con il commissario Legnini”.
Sono passati sei anni da tragico terremoto che ha colpito le città Amatrice, Accumoli e Arquata. “Oggi è un giorno triste per tutta la comunità – ha detto ai nostri microfoni Stefano Petrucci, che quel 24 agosto ricopriva il ruolo di sindaco di Accumoli – sono giornate che non passano mai, ma cerchiamo di guardare avanti“.
“Oggi c’è stata la commemorazione ufficiale ad Amatrice – ha detto ancora – poi sia ad Accumoli che Arquata ci sono state le celebrazione in ricordo delle vittime del terremoto. Ieri sera, inoltre, c’è stata la veglia nel territorio di Illica”.
Petrucci: “La ricostruzione ha avuto una svolta”
L’ex sindaco di Accumoli sempre ai nostri microfoni ha fatto il punto della situazione a sei anni dal terremoto: “La ricostruzione grazie al commissario Legnini ha avuto una svolta. Adesso, però, ci sono dei tempi da rispettare, ma sia i tecnici che le imprese sono super impegnati. Si sta lavorando per riportare i centri come erano una volta, ma ci vorranno degli anni. I terremoti che ci sono stati nei terremoti limitrofi ci insegnano che ci vogliono decenni per ricostruire i tessuti urbani. Anche se quello che intesserebbe di più alle comunità locali è la ricostruzione del tessuto sociale. Una grossa percentuale delle persone che popolano questo territorio sono anziane. Lo spopolamento di questo territorio era in atto prima del terremoto e quanto successo il 24 agosto di sei anni fa ha accelerato questo processo“.
Petrucci ha parlato anche della situazione delle abitazioni: “Nel territorio di Accumoli sono poche le case sparse perché comunque gli strumenti urbanistici non permettevano una edificazione al di fuori dei centri storici. L’incremento demografico non consentiva degli indici di fabbricazione per dare vita a nuove edificazione. Il territorio di Accumoli comprende anche frazioni che sono comunque rase al suolo. La ricostruzione sta iniziando anche se prime devono essere fatte le opere di urbanizzazione primaria che consentano poi di progettare le case private e gli edifici pubblici“.