Il prezzo delle materie prima schizza alle stelle, il governo deve correre ai ripari, insorgono le imprese
Nuova fiammata del prezzo del gas che schizza a 324 euro a megawatt/ora per poi chiudere la giornata a 310. Impennata che si ripercuote su quello dell’energia elettrica che sale alla quota record di 718 euro a mwh. Quest’ ultimo, spiega Il Tempo, è il costo medio fissato per oggi dal Gestore dei mercati energetici. Ieri era a 614 euro mwh, martedì a 637. La tempesta non è solo italiana ma si abbatte anche su altri paesi europei. In Francia il prezzo si attesta a 706 euro/mwh, in Germania a 699. I mercati sono sensibili al recente annuncio di Gaz prom, il colosso russo del gas, di chiudere per un certo periodo il gasdotto Nord Stream che rifornisce mezza Europa. Le imprese italiane chiedono un intervento tempestivo da parte del governo. Altrimenti- assicurano- “le chiusure si moltiplicheranno“. Il boom dei prezzi dell’energia colpisce tutti i settori produttivi. Dall’alimentare al manifatturiero, dalla ristorazione al turismo. Confcommercio quantifica in 120mila le imprese a rischio.
Un massacro. L’Anicav, associazione che riunisce i produttori di conserve di pomodoro, scrive al ministero dello Sviluppo e al ministero delle Politiche agricole per chiedere un aiuto immediato a tutela delle aziende. Ecco le pro poste: “Raddoppio del credito d’imposta e proroga dei termini di utilizzo con condizioni più favorevoli, sospensione del meccanismo ETS (tetto massimo emissioni, ndr) e un intervento diretto su Arera (l’autorità per l’energia, ndr) per la revisione del costo di conferimento delle capacità di trasporto di gas naturale“.
“Aiuti subito dal Governo oppure qui si chiude tutti”
A far sentire la sua voce è anche il “re” del pomodoro Francesco Mutti, ad dell’azienda di famiglia. In un’intervista al Corsera avverte: “Aiuti subito o gli aumenti dell’energia peseranno sui listini. Senza ristori sarà un bagno di sangue“. Sotto Ferragosto ha fatto notizia l’imprenditore di conserve di Salerno che si è visto recapitare una bolletta del gas da 978mila euro quando l’anno prima, nello stesso periodo, ne pagava 120mila. Coldiretti registra un crollo dell’11% degli acquisti di frutta e verdura da inizio anno. Una boccata d’ossigeno – ricorda la confederazione dei coltivatori diretti – può arrivare dal bando da 1,5 miliardi appena pubblicato per installare pannelli fotovoltaici su ventimila stalle cascine. La crisi, come detto, è trasversale.
La Cna non vede altra soluzione che «introdurre un massimale al prezzo del gas su base nazionale”. Il presidente nazionale Dario Costantini ricorda che le bollette ormai “pesano 3-4 volte di più sui costi aziendali“. A protestare è anche il presidente di Assovetro, Marco Ravasi, che chiede al governo di “aiutare le imprese, e di puntare su nucleare e rinnovabil”, altrimenti – avverte «finiamo fuori dal mercato”. Mentre la Fim mette in guardia: “È a rischio stop un terzo delle imprese metalmeccaniche”.