La nuova frontiera politica: ora la campagna elettorale si fa su Tik Tok

Ormai sembra sempre più inevitabile, e anche leader che hanno costruito tutta la propria storia col vecchio tubo catodico sembrano costretti a sottostare alla legge della rete. 

berlusconi
(Ansa)

Per le prossime elezioni politiche, molti elettori giovani troveranno sugli schermi dei propri telefonini una grande sorpresa, e chissà come la prenderanno. Da tempo si era vagheggiata questa possibilità, che ora è diventata ufficiale. Tanto che ad annunciarlo ci ha pensato lui stesso, in collegamento telefonico alla kermesse di Affariitaliani.it.

Silvio Berlusconi scenderà in campo su TikTok, il noto social cinese famoso per i balletti e frequentato in modo particolare dagli adolescenti. Ma anche da Matteo Salvini e Giuseppe Conte, che ormai da tempo cercano consensi attraverso le funzionalità dell’app che sta incalzando colossi della rete come Facebook e Instagram.

La discesa in campo di Berlusconi sul social dei giovani

Qualcuno potrà vederla come un’involuzione, in realtà per molti altri è il segno della vitalità e dell’entusiasmo politico di Berlusconi, che nonostante la sua veneranda età continua a mettersi in gioco senza tentennamenti di sorta. Difficile immaginare altri leader della sua storia, e della sua età, capaci di fare altrettanto. Uomo mediatico per eccellenza, la rete è ancora il suo orizzonte odierno, con tutte le inevitabili difficoltà del caso. 

Considerando inoltre le capacità di suoi colleghi politici, da Salvini a Grillo passando per Giorgia Meloni, che proprio sui social hanno costruito la loro fortuna politica, riuscendo a parlare direttamente agli elettori senza intermediazioni, meglio di come altri hanno provato a fare, tra cui Renzi, in maniera però forse troppo “impostata”.

”Domani sarò presente anche su Tik Tok con contenuti dedicati a questo particolare mezzo di comunicazione…”, ha detto il Cav., lanciando in questo modo una notizia che difficilmente poteva restare in sordina, in una campagna elettorale dove sempre più i veri temi della politica lasciano spazio a passerelle e approccio da “reality show” e intrattenimento. Un genere di cui Berlusconi viene facilmente considerato come il vero artefice nel nostro Paese. Staremo a vedere.

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