La clamorosa decisione è stata presa da alcuni albergatori della cittadina romagnola per contenere il caro bolletta elettrica
La notizia poteva anche essere nell’aria visto lo sconsiderato aumento che ha avuto in questi mesi la bolletta dell’energia elettrica che ha messo in ginocchio molte attività commerciali, ma le polemiche sono subito scattate roventi tra chi non è d’accordo.
Le bollette pazze possono far prendere decisioni pazze
L’autunno non è ancora arrivato eppure la situazione del caro bollette è già drammatica. Il prezzo del gas sui mercati di riferimento europei ha sfiorato i 340 euro al megwattora, a un passo quindi dal record storico di 341. L’ennesima impennata del prezzo di riferimento, che per l’Italia si riflette anche sul costo dell’elettricità, ha toccato addirittura il nuovo record di 870 euro, salvo poi fermarsi su una media di 713, sempre comunque molto più alta della media pre invasione dell’Ucraina. Il rialzo pazzo delle bollette elettriche ha fatto precipitare nella disperazione molte categorie di lavoratori che non riuscendo a far quadrare più i conti, o sono ricorsi all’aumento dei prezzi o al taglio di alcuni servizi, e questo è quello che sta accadendo nella più famosa cittadina di mare della nostra Riviera Romagnola. “Stiamo pensando di mettere l’aria condizionata a pagamento dal prossimo anno, qualche euro al giorno per chi la vuole così da coprire quello che è il costo per noi”. Potrebbe essere questo uno degli effetti concreti del caro-energia sulla riviera di Rimini che qualche albergatore sta pensando di adottare come misura concreta per cercare di rientrare delle spese fuori logica del caro energia.
Qualcosa va fatto per il bene di tutti
“Nel mese di luglio”, hanno aggiunto altri albergatori, “abbiamo pagato 18mila euro di bollette luce e gas, quasi il triplo del 2021. Siamo davvero al limite dell’assurdo. L’estate è stata caldissima e abbiamo tenuto l’aria condizionata sempre accesa, ma se le cose andranno avanti così non si potrà che prendere contromisure”. Ma non tutti la pensano nello stesso modo e la proposta ha già scatenato la polemica anche nella stessa associazione albergatori: “Abbiamo impiegato anni ad affermarci come quelli che hanno inventato l’accoglienza e adesso cosa facciamo, tagliamo sui servizi e sulla qualità? Vogliamo davvero tornare a quando dovevi pagare un extra per avere il telecomando e poter accendere la tv in camera?”, sottolinea Gianni Indino, presidente della Confcommercio di Rimini, che aggiunge “Un hotel deve garantire i servizi. Il caro energia è indubbiamente un problema, i costi sono maggiori, mi aspetto un autunno veramente feroce, considerato che questa estate abbiamo assistito a una vacanza isterica, dopo due anni di pandemia la gente aveva voglia di ferie, c’è chi ha chiesto soldi in prestito!”.
Evitare il più possibile gli sprechi
Una soluzione la propone Antonio Carasso, presidente di Promozione alberghiera di Rimini, che preferisce puntare sulla sensibilizzazione per limitare i consumi: “Non possiamo tornare indietro negli standard di molti anni fa, quello su cui si può lavorare, come facciamo da anni, è invitare gli ospiti a una maggiore attenzione, a non sprecare, a tenere chiuse le finestre quando l’aria condizionata è accesa, a tenerla tre o quattro gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Usiamola, ma con parsimonia”.