Resta una situazione controversa quella della possibilità di chiedere conti separati al termine di pranzo, ma la legge comunque è chiara
Siamo a cena fuori con degli amici e insieme decidiamo di chiedere conti separati per dividere meglio la spesa e al momento di formulare questa richiesta al ristoratore lui dice che non è possibile, che ha già battuto lo scontrino e che non può annullarlo. Ma siamo sicuri che può davvero opporsi e non farlo?
Il contratto di ristorazione diviene valido ed efficace nel momento della manifestazione del consenso da entrambe le parti, per cui il vincolo si forma non già nel momento in cui appunto il cliente si siede al tavolo, né quando viene consegnata la pietanza, ma quando viene eseguita l’ordinazione e il cameriere conferma la disponibilità della pietanza.
Un vero e proprio contratto
Se a tavola di un qualsiasi locale, che sia ristorante, pub, pizzeria o agriturismo, dei commensali decidessero di “non fare alla romana” e pagare il conto separatamente, avrebbero tutto il diritto di chiederlo all’esercente e questo non può rifiutarsi anche dopo aver già emesso lo scontrino o la fattura per l’ammontare del conto. La legge non detta nessuna norma in proposito, ma in generale si può rispondere che il menu, ha prodotto e prezzo ben visibili e la scelta di quel particolare prodotto funziona come la sottoscrizione di un contratto. Questo contratto, detto contratto di ristorazione, è di natura mista, consiste cioè non solo nella somministrazione del cibo, ma anche nella relativa preparazione in cucina e nel servizio annesso, compreso il cosiddetto coperto, ossia il posto al tavolo.
Anche a scontrino emesso si potrebbe ancora chiedere conti separati
Il problema della divisione dei conti da parte del ristoratore è tutto italiano. In altri Paesi è buona usanza e del tutto normale chiedere ai clienti se preferiscono un conto separato o di gruppo. In alcuni casi, come in Germania, il conto viene automaticamente diviso dal cameriere al momento della comanda. Anche in Francia e nel Regno Unito si è soliti chiedere ai clienti se preferiscano separare o meno il conto. Da noi si usa la scusa che lo scontrino o la fattura è già stata emessa e non si può più annullare. Falso! Gli scontrini infatti possono sempre essere annullati e il titolare non deve pagare assolutamente nulla anche se la procedura non è delle più snelle.
I casi in cui non si può dividere
Ci sono dei casi ben precisi in cui il cliente non può più pretendere la divisione del conto:
Quando ordina tutto una sola persona, perché in quel caso il contratto tra le parti sarebbe garantito da chi ordina. Questo fa di lui anche il “responsabile legale” del pagamento del conto. In pratica se uno dei commensali non ha i soldi per pagare sarebbe comunque “l’ordinante” quello tenuto al pagamento e il ristoratore non potrebbe rifarsi sul cliente senza soldi.
Oppure il ristoratore può rifiutare di stilare conti separati se prima dell’ordinazione ha già fatto presente questa cosa. Infatti se il cameriere viene al tavolo e ti dice che a fine serata non possono o non vogliono fare scontrini singoli e i clienti non dicono nulla, il conto non potrà essere diviso perché questa diventa una clausola verbale a un accordo altrettanto verbale.